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Parigi
di RADIO VATICANA 16 nov 2015 00:00

Un nuovo attacco al cuore della Francia

Nella serata di ieri una serie di azioni terroristiche a 10 mesi della strage di Chalie Hebdo. Le reazioni del mondo alla violenza rivendicata dall'Isis

La Francia è sotto choc. Almeno 120 morti, più di 200 feriti: è il bilancio, purtroppo ancora provvisorio, di una notte di attacchi terroristi a Parigi. Gli attentati si sono verificati in più luoghi. Il presidente francese Hollande ha dichiarato lo stato d'emergenza su tutto il territorio. Chiuse le frontiere. La Francia – ha detto il capo dell’Eliseo - deve essere forte. I terroristi vogliono farci paura ma non ci riusciranno. Oggi scuole e musei resteranno chiusi.
Questa la cronaca della tragica serata parigina. Alle 21,30 la prima esplosione seguita da una seconda ed una terza ad opera di kamikaze è fuori dallo Stadio di Francia, a Saint Denis a nord della capitale mentre si gioca l’amichevole tra Francia e Germania. La gente non si accorge di nulla, il presidente Hollande che assiste alla partita viene immediatamente prelevato, la paura e il panico arrivano alla fine del match quando viene annunciato cosa è successo e dagli spalti tutti si riversano in campo. Fuori Parigi è come Beirut, Tripoli o Bagdad.

La Francia è sotto un attacco senza precedenti. I colpi di kalashnikov colpiscono i cosiddetti "soft target", gli obbiettivi facili, non protetti come bar, ristoranti, al Bataclan storica sala da ballo, dove 1.500 persone stanno seguendo un concerto, è una carneficina: quattro terroristi hanno massacrato oltre 80 persone. Dopo l’incursione delle teste di cuoio che uccidono un attentatore, altri tre azionano una cintura esplosiva. “E’ un orrore abbiamo mobilitato tutte le forze possibili” dice il presidente Hollande in conferenza stampa. Davanti al Bataclan parla di “una Francia determinata, unita che non si lascerà impressionare e che condurrà una battaglia spietata contro i terroristi”. Otto gli attentatori uccisi, 7 sono kamikaze, altri sono in fuga. In Francia lo stato di allerta è “Alfa Rouge” il massimo possibile, i militari sono arrivati nella capitale. Intanto su internet i siti di matrice jihadista inneggiano al terrore, rivendicano l’orrore: "E’ l’11 settembre della Francia” si legge, mentre rilanciano la strategia della paura: “Prossimi obiettivi saranno - scrivono – Roma, Londra e Washington”.

“Un attacco non solo al popolo francese, ma a tutta l’umanità e ai valori che condividiamo”. Queste le parole di condanna del presidente degli Stati Uniti Barack Obama dopo gli attentati di Parigi: “Ancora una volta siamo di fronte a un vergognoso tentativo di terrorizzare civili innocenti”, ha detto, e poi, in un messaggio congiunto con il suo omologo francese Hollande: “Continueremo a lavorare insieme per sconfiggere il flagello del terrorismo”.
Solidarietà con il popolo francese, offerte di aiuto e preghiere per le vittime arrivano dai grandi della Terra via twitter: “Sono scioccato, i nostri pensieri sono con il popolo francese”, scrive il premier britannico David Cameron, mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel si stringe a tutti gli abitanti di Parigi. “La mia piena solidarietà e simpatia al popolo e alle autorità francesi”, è il tweet del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, mentre una condanna dura per tali “atti barbarici e vigliacchi” arriva dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il cui segretario generale Ban Ki-moon ha espresso “fiducia alle autorità francesi che riusciranno a portare i responsabili davanti alla giustizia”.
Vicinanza e preghiere per le vittime arrivano anche dall’India, mentre in un messaggio a Hollande, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella afferma di seguire gli sviluppi “con apprensione e dolore”. Dall’Italia manifestazioni di solidarietà anche dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, che oggi, in via eccezionale, presiederà il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal ministro dell’Interno Angelino Alfano. Proprio a Roma, prima che a Parigi, sarebbe dovuto arrivare a giorni il presidente iraniano Rohani che ha annullato il suo viaggio in Europa. Anche la solidarietà della gente comune corre sui social: dopo l’hashtag Porte Ouverte con cui molti cittadini hanno offerto ospitalità per la notte a chiunque ne avesse bisogno, l’hashtag Recherche raccoglie le ricerche dei parenti che ancora non hanno avuto una risposta; Facebook, invece, ha attivato il pulsante di emergenza “Sono sicuro” per dare notizie sulla propria sicurezza.

Papa Francesco ha accolto con sgomento le notizie sugli attacchi terroristi a Parigi che hanno fatto almeno 120 morti. In Vaticano - afferma il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi - stiamo seguendo con costernazione queste terribili notizie:“Siamo sconvolti da questa nuova manifestazione di folle violenza terroristica e di odio che condanniamo nel modo più radicale insieme al Papa e a tutte le persone che amano la pace. Preghiamo per le vittime e i feriti e per l'intero popolo francese. Si tratta di un attacco alla pace di tutta l'umanità che richiede una reazione decisa e solidale da parte di tutti noi per contrastare il dilagare dell'odio omicida in tutte le sue forme".
RADIO VATICANA 16 nov 2015 00:00