lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di M. VENTURELLI 14 gen 2016 00:00

Vito Crimi: "Sì senza modifiche"

L'intervista all'onorevole Vito Crimi, M5S

Il Movimento 5 Stelle è favorevole all’adozione del testo in discussione, senza alcuna modifica. La posizione espressa dal senatore bresciano Vito Crimi è giustificata dal fatto che il ddl in discussione dal 26 gennaio è il frutto del lavoro fatto dalle Commissioni, in cui anche il Movimento ha dato il proprio contributo. Crimi sarebbe stato più propenso ad altro, però. “Sarebbe stato più utile – afferma – dirimere ogni dubbio e utilizzare lo strumento dell’estensione del matrimonio come elemento per tutti. Nel testo Cirinnà è presente un chiara dicitura che distingue l’istituto a cui possono far ricorso le coppie di fatto dall’istituto del matrimonio previsto dalla Costituzione”. Una scelta dettata, per il 5 Stelle, da una concessione ai cattolici che volevano tutelare il matrimonio. A chi ritiene che con l’introduzione della stepchild adoption il ddl Cirinnà apra la strada al ricorso all’utero in affitto Crimi replica che si tratta di una prassi già oggi utilizzata da molti italiani, soprattutto coppie eterosessuali, che vanno all’estero. “Tirare in ballo al proposito la stepchild adotion – afferma – è una strumentalizzazione perché questo istituto è cosa ben diversa dall’utero in affitto”. Per prevenire da questa deriva sarebbe stato meglio pensare per tempo a chiare iniziative legislative di contrasto. “Così, invece, non è stato. È mancata una volontà politica – afferma il senatore Crimi – forse perché si tratta , di uno di quei temi abbastanza spinosi che non si vogliono affrontare”. Col confronto parlamentare il ddl potrebbe cambiare. In quel caso i 5 stelle dovrebbero chiedere alla rete se votarlo o meno.
M. VENTURELLI 14 gen 2016 00:00