lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Roma
di REDAZIONE 04 feb 2021 07:52

Draghi alla ricerca dell'unità

Ascolta

Il premier incaricato sta già lavorando per verificare tra le forze politiche quella convergenza chiesta da Mattarella per dare al nuovo esecutivo un alto profilo

Mario Draghi ha accettato con riserva l'incarico di formare il nuovo governo che gli ha conferito il presidente della Repubblica Mattarella. 'È un momento difficile. L'emergenza richiede risposte all'altezza. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti emerga unità'. Lotta al virus, vaccinazioni, rilancio dell'Italia sono le sfide indicate dal presidente incaricato al termine del colloquio con il presidente della Repubblica, prima di mettersi concretamente al lavoro con le visite ai presidenti delle Camere e un lungo incontro con Conte a Palazzo Chigi.

Nel pomeriggio di oggi Mario Draghi: dovrebbe dare il via alle consultazioni con le forze politiche. Grande attenzione dedicherà anche ai rapporti con le parti sociali che potrebbero essere incontrate a margine delle consultazioni con i partiti.

La scelta dell'ex presidente della Bce per l'incarico scuote i partiti che si sono riuniti per decidere la linea in vista delle consultazioni. Giuseppe Conte non sarebbe disponibile a fare il ministro nel nuovo governo guidato da Mario Draghi. È quanto si apprende in ambienti M5S, da chi dice di aver sentito il premier uscente nelle ultime ore. Fonti di Palazzo Chigi, interpellate al riguardo, non confermano né smentiscono l'indiscrezione.

"Serve un governo politico, basta tecnici", ha detto Matteo Salvini. "Quella del voto su Rousseau è una ipotesi da non trascurare. Ovviamente dico ipotesi perché dobbiamo aspettare che prima ci sia un contenuto reale da sottoporre, votare su una persona soltanto mi sembra riduttivo". Lo ha detto il capo politico M5S Vito Crimi ai gruppi M5S. Pieno appoggio al tentativo di Draghi è giunto, invece, da Pd e Iv. Forza Italia sembrerebbe orientata a un sostegno. Chiusura o al massimo astensione è la linea a oggi scelta da Fratelli d’Italia

L’incarico dato da Mattarella a Mario Draghi ha avuto come primo effetto un rialzo dei mercati azionari. La Borsa di Milano ha chiuso a +2,09%, mentre lo spread in calo fino a quota 105 punti.

Ma chi è Mario Draghi? Laurea alla Sapienza e master al Mit di Boston, Draghi è stato direttore generale del Tesoro - con il ministro Carlo Azeglio Ciampi, il primo tra i Ciampi boys - dove ha gestito la stagione delle privatizzazioni. Una breve parentesi a Goldman Sachs e poi ha ricoperto il ruolo di governatore della Banca d'Italia, una carica che l'ha catapultato negli snodi internazionali del Financial Stability Board e nella Bce come membro del consiglio.

Ma per tutti Mario Draghi è l'uomo che ha salvato l'Europa, quando nel 2011 ha visto coagularsi sulla sua candidatura anche il consenso dei Paesi più attenti ai conti pubblici, Germania compresa. Il suo debutto è stato fulminante con il 'whetever it takes', tre parole in inglese ("tutto ciò che serve"), in grado di fermare i mercati e di fare da scudo al Paesi in tensione per l'andamento dei tassi sui titoli di Stato. Parole alle quali sono seguiti fatti, in un'accorta gestione di parole e decisioni, culminate nel quantitative easing: l'impegno della Bce - e delle banche centrali dei diversi Paesi europei - a sostenere i loro titoli sul mercato. Di fatto ha cambiato la 'cassetta degli attrezzi' della Bce senza snaturarne il ruolo. Draghi ha lasciato la guida della Bce nel novembre del 2019 e da allora la politica italiana non ha mai smesso di corteggiarlo, tanti che in molti lo davano come possibile successore di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica.

La scorsa estate è stato protagonista al Meeting di Rimini con intervento quest'estate per focalizzare l'attenzione sui giovani, nel corso del quale ha chiesto ai Paesi di intervenire per garantire liquidità alle imprese e sostenere i redditi, anche a discapito dell'aumento del debito.

L'ultimo messaggio, a dicembre, sulla sfida che l'Italia deve ora affrontare, quella del Recovery Fund. "La sostenibilità del debito pubblico in un certo Paese sarà giudicata sulla base della crescita e quindi anche di come verranno spese le risorse di Next Generation Eu", una frase accompagnata da un monito ai Paesi sull'utilizzo delle risorse: "Se saranno sprecate il debito alla fine diventerà insostenibile perché i progetti finanziati non produrranno crescita".

REDAZIONE 04 feb 2021 07:52