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Brescia
di ROBERTO SOLDATI 27 set 2018 11:54

Il maestro Tagliavini e l'Antegnati

Domenica 7 ottobre, alle 18, l’organista Luigi Panzeri, allievo e amico del grande Maestro, proporrà sull’Antegnati della chiesa di San Giuseppe un programma ispirato a quello proposto dallo stesso Tagliavini, allora ventisettenne, il 26 aprile del 1956, in occasione dell’inaugurazione del restauro del magnifico strumento

Ci sono persone come Luigi Ferdinando Tagliavini che hanno lasciato un’eredità importante nel panorama organistico italiano e internazionale. Nato a Bologna il 7 ottobre del 1929 e scomparso a 88 anni l’11 luglio del 2017, Tagliavini ha avuto un legame profondo anche con Brescia. Insegnante presso i Conservatori di Bologna e Bolzano e l’Università di Parma, nel 1997 divenne Ordinario e Direttore dell’Istituto di Musicologia dell’Università di Friburgo. Per moltissimi anni fu insegnante ai prestigiosi corsi estivi di Haarlem e dell’Accademia di Musica per Organo di Pistoia, contribuendo in modo determinante al movimento di riscoperta della prassi esecutiva antica e barocca. Oltre ad essere stato un illustre concertista all’organo e al cembalo (ci rimangono preziose incisioni discografiche), Tagliavini fu tra i maggiori esponenti italiani dell’Orgelbewegung, movimento che si proponeva il restauro e la valorizzazione di organi antichi secondo criteri storici: la sua instancabile ricerca scientifica lo portò ad essere tra i più qualificati consulenti in occasione di importanti restauri. Un caso che può essere a buon diritto definito “storico” fu il restauro dell’organo Graziadio Antegnati della chiesa di San Giuseppe a Brescia ad opera della ditta Maccarinelli, conclusosi nel 1955; la consulenza del giovanissimo Tagliavini fu fondamentale per quello che in Italia viene universalmente considerato come il primo intervento di restauro ispirato a criteri storico-filologici; ma altri innumerevoli casi trovarono in lui una roccia di competenza, professionalità e passione.

Il rapporto del maestro Tagliavini con Brescia fu sempre costante, sia come esecutore (più volte suonò al Festival Antegnati), sia come perito; con la sua caratteristica cordialità fu sempre disponibilissimo, non solo quando ricopriva ruoli ufficiali, ma anche quando gli si chiedevano informalmente pareri su scelte operative. Questa particolare relazione perdurò fino alla morte del Maestro: egli infatti continuò a presiedere con passione il Comitato per il restauro dell’Organo Antegnati di San Giuseppe in Brescia, costituito su sollecitazione di don Tullio Stefani e della parrocchia cittadina dei Santi Faustino e Giovita, presso l’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici della Diocesi di Brescia. Gli orientamenti di Tagliavini e le scelte compiute sotto la sua presidenza (testimoniate da una puntuale documentazione) costituiscono per il Comitato, oggi presieduto dal maestro Lorenzo Ghielmi, un imprescindibile e vincolante punto di riferimento per il percorso verso la realizzazione del sogno che lo stesso grande Maestro portava nel cuore. Per rendere omaggio al grande organista, l’Associazione Amici della Scuola diocesana di Musica Santa Cecilia ha pensato a un concerto gratuito in memoria nel giorno del suo compleanno. Domenica 7 ottobre, alle 18, l’organista Luigi Panzeri, allievo e amico del grande Maestro, proporrà sull’Antegnati della chiesa di San Giuseppe un programma ispirato a quello proposto dallo stesso Tagliavini, allora ventisettenne, il 26 aprile del 1956, in occasione dell’inaugurazione del restauro del magnifico strumento: Messa della Domenica, Vespri e altre composizioni di Girolamo Frescobaldi. Le parti alternatim (allora cantate dal coro del Seminario diretto da don Giuseppe Berardi, di cui quest’anno ricorre il 50° della morte) saranno proposte da Marcello Mazzetti e Livio Ticli.

ROBERTO SOLDATI 27 set 2018 11:54