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Brescia
di PAOLO FERRARI 29 ott 2025 16:04

Cooperazione: patto di civiltà

Un cambio di paradigma da un punto di vista teorico e valoriale. La cooperazione internazionale si guarda allo specchio per ripensarsi alla luce delle sfide globali di un mondo attraversato da conflitti. Un ripensamento che ha chiamato a Brescia esperti e addetti ai lavori su iniziativa della Università Cattolica del Sacro Cuore e della Fondazione Sfera. Per trovare la strada che porta a quel “patto di civiltà” richiesto dall’appello conclusivo, presentato da mons. Vincenzo Zani, presidente di Sfera. Un documento diviso in tre parti (“coltivare una corretta comunicazione”; “ripensare la cooperazione: dalla visione alle strategie”; “consolidare gli interventi operativi”) che impegna a “calarsi nella crisi attuale e collaborare a costruire la casa comune”. L’Ateneo dei cattolici italiani interpreta la cooperazione non solo per rispondere ai bisogni materiali ma rispettando pienamente le persone e i popoli. E, in questo senso, il “Piano Africa”, che poggia sulla leva educativa, è un esempio molto concreto e attuale come ha sottolineato la rettrice, Elena Beccalli.

Un cambio di paradigma ben tratteggiato dal direttore del Centro sviluppo dell’Ocse, Federico Bonaglia: “Bisogna guardare all’Africa perché non è il continente del futuro ma è il continente del presente. La metà della popolazione dell’Europa ha più di 47 anni; in Africa ne ha meno di 20: una piramide invertita”. Per questo motivo “è molto importante che noi iniziamo a lavorare con l’Africa per definire il nostro futuro comune. Per esempio, sul tema della formazione, perché abbiamo bisogno di lavoratori qualificati e anche in Africa i mercati del lavoro richiedono competenze che non necessariamente vengono fornite dal sistema educativo. Questa volontà di lavorare con l’Africa, per l’Africa e per l’Europa è una priorità: l’università e il sistema educativo italiano sono già ben posizionati per fare fronte a questa esigenza comune”. Citando monsignor Zani, “la cooperazione internazionale è lo strumento per realizzare un nuovo patto di civiltà, che deve promuovere la cultura del dialogo e dell’incontro. L’investimento più importante va fatto per la formazione dei futuri leader, perché la cooperazione internazionale non funziona se non ci sono persone che abbiano una visione, una capacità di individuare gli strumenti più adatti per svilupparla”.

PAOLO FERRARI 29 ott 2025 16:04