Dare spazio e senso al noi
C’è un’evidente convergenza tra le parole del Rapporto Censis e quelle del Vescovo di Milano nel suo discorso alla città in occasione di sant’Ambrogio. Il Censis usa espressioni inequivocabili, definendo la nostra epoca “selvaggia”: il 30% degli italiani considera le autocrazie le più adatte allo spirito dei tempi; paghiamo più interessi per il Grande Debito (85 miliardi) che per gli investimenti (78 miliardi), con un’inevitabile futuro di welfare ridotto; ci rifugiamo nel piacere come unico luogo in cui spendere i nostri soldi e noi stessi. Mons. Delpini sottolinea, guardando alla metropoli dell’uomo contemporaneo: “Vedo panico, rabbia, fuga, violenza, solitudine. Sembra che la città non voglia cittadini. E diventa appetibile per chi ha molto denaro da riciclare”. È l’ora di tornare ad: amarci, non a usarci; a prenderci a cuore la città, non ad isolarci; a ridare speranza a tutti, non solo a noi stessi. “Noi ci facciamo avanti, noi ci prenderemo cura della casa comune e del suo futuro. Noi non saremo complici”. Riusciremo (a Milano, a Brescia, ovunque) a ridare spazio e senso a questo noi? Oppure sposteremo il problema godendoci solo i lustrini di Natale?
