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di LUCIANO ZANARDINI 11 set 2025 08:44

Il tempo della profezia

Una felice coincidenza ha accostato nel calendario la presentazione del libro, curato dal CeDoc, “La Provincia Bianca. La nascita e i primi anni della Democrazia Cristiana a Brescia” e l’inaugurazione, in Duomo Vecchio, della mostra “Servus inutilis. Alcide De Gasperi e la politica come servizio”. La fondazione della Dc avvenne tra la fine del 1942 e i primi mesi del 1943, quando il precipitare degli eventi bellici segnava l’ora della caduta del fascismo. In campo c’erano vecchi popolari, rappresentanti del movimento guelfo e giovani cattolici che, per ragioni anagrafiche, non avevano vissuto le vicende drammatiche del Partito Popolare. È profetico riesaminare quanto scriveva De Gasperi nel gennaio del 1944 sul confronto, non sempre facile, tra generazioni: “Siamo giovani e anziani che si sono dati la mano per costruire un ponte fra due generazioni, tra le quali il fascismo aveva tentato di scavare un abisso… La generazione che visse e combattè l’altra guerra… La generazione che tentò di sbarrare la via al fascismo… La generazione che attraversò il ventennio senza contaminarsi… Queste due generazioni, la più giovane e la più anziana, sentono sempre viva e operante in loro la tradizione di quel movimento di idee e di fatti che in Italia si chiamò prevalentemente democratico-cristiano”. Questa tradizione “dà vita a nuove forme sociali, diventa il lievito di una nuova economia e germina profondi rivolgimenti politici”.

Il doppio appuntamento ha permesso, quindi, di riprendere alcuni testi di De Gasperi. E, lo ammetto, di riconciliarmi con la buona politica e di recuperare quello spirito profetico un po’ sopito ai giorni nostri. Statista illuminato, è stato segnato dal tempo e dalla storia che ha vissuto (compresa la detenzione). Aveva un amore per l’umanità che si trasformava in impegno per la democrazia. In una celebre orazione del 1948, individuava nella libertà, nell’uguaglianza e nella fraternità le basi morali della democrazia stessa. Oggi è interessante rileggere, prima delle dimissioni, il discorso pronunciato dal premier francese François Bayrou davanti all’Assemblea nazionale: “Avete il potere di rovesciare il governo ma non di cancellare la realtà” in riferimento alla preoccupante situazione dei conti pubblici. “La Francia è una magnifica cattedrale da ricostruire”. La crisi d’Oltralpe riflette quella del sistema politico europeo. È il tempo della profezia.

LUCIANO ZANARDINI 11 set 2025 08:44