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di ROSSELLA DE PERI 24 lug 2025 08:37

Il tempo di un caffè

Carla sta svolgendo in mattinata una serie di incombenze. Scorazza per il paese, veloce, dovendo passare in posta, al supermercato e all’ufficio tecnico del Comune; naturalmente c’è anche da preparare il pranzo per la famiglia, in tempi ben precisi. Riceve un messaggio: è sua cugina che le chiede se passa a prendere un caffè, dato che l’ha vista in giro per il paese. Carla pensa: “Andrei volentieri a prendere un caffè da lei, ma oggi come faccio?! Ho troppe cose da fare! Le rispondo che non ho tempo, per un caffè andrò un’altra volta”. Ma Carla sa che non ci sarà mai un giorno in cui avrà più tempo, perché le incombenze sono sempre tante. Alla fine, allora, cambia idea e decide di fare un salto veloce dalla cugina, senza fermarsi tanto. Dopo due chiacchiere del più e del meno, la cugina si fa molto seria: informa Carla che a suo marito è stato diagnosticato l’esordio della demenza di Alzheimer; lei è molto preoccupata, continua a piangere. Carla si propone di fare visita più spesso a questa cugina, per portarle sostegno, conforto e un eventuale aiuto.

Se Carla non fosse passata per un caffè, non l’avrebbe saputo o, comunque, chissà quando. Prendere un caffè insieme ha il significato di un incontro, del mantenere e coltivare una relazione e, al momento opportuno, poter essere d’aiuto o essere aiutati. Il più delle volte, magari, si parla del nulla, del tempo, del caro bollette o di altro senza grandi contenuti, ma ciò serve, comunque, a mantenere una dimestichezza tra le persone che si incontrano e, al momento opportuno, dare e ricevere sostegno. Se non si incontra mai una persona, se lei non incontra mai noi, è praticamente impossibile che lei suoni il nostro campanello di casa o che noi suoniamo il suo. Bisogna, però, fare spazio all’incontro, cambiare a volte la scaletta delle nostre incombenze, mettere il guardare negli occhi una persona o sentire la sua voce come la priorità di quel giorno.

A Fausto piace fare una passeggiata tutte le mattine; saluta tutti e non lesina farci due parole. Il più delle volte si parla di come sono cambiate le stagioni, ma spesso Fausto ha raccolto un dolore della persona incontrata o una sua preoccupazione che, se condivisa, come per magia si alleggerisce. Incontrare Fausto tutte le mattine porta ad avere con lui familiarità e le persone ne hanno bisogno per aprirsi. Familiarità che si crea con occasioni di incontro: se non si creano non ci sarà mai la possibilità per gli occhi di incontrarsi mai. E le situazioni in cui si sono espressi le emozioni o i sentimenti più autentici sono quelle in cui gli occhi di due persone si sono incontrati.

ROSSELLA DE PERI 24 lug 2025 08:37

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