La vera malata è la vita
Agli Spedali Civili ci sono 1.500 adolescenti in cura per problemi di disagio psichico. Fondazione Poliambulanza certifica che, nel 2024, delle 3.600 persone che si sono rivolte al servizio di psicologia circa 800 (il 22%) sono ragazzi tra gli 11 e i 18 anni. Il servizio regionale di neuropsichiatria infantile e adolescenziale fa sapere che i casi sono passati dai 407 del 2019 agli 815 del 2025, praticamente raddoppiati. Noi adulti dobbiamo fermarci e specchiarci in questi numeri: intravvedere in essi la carenza di senso che stiamo trasmettendo a chi cresce; le paure con cui avvolgiamo il futuro dei nostri ragazzi (dalla guerra, che non sta diventando un’ipotesi così distante da noi, al mito della violenza e della forza che risolve ogni cosa); le dipendenze che imponiamo alla loro vita (dall’esasperata esposizione alla tecnologia come nuova bàlia per il tempo libero alla religione dell’assoluta prestazione in ogni campo, per apparire vincenti e famosi). Lo sanno bene i professionisti: non è l’ospedale o qualche servizio specializzato a curare le malattie interiori dei ragazzi, dovrebbe essere la vita. Questa è la vera malata, con noi adulti sempre più moribondi.