Reimparare ad amare

A Cene, in Val Seriana, l’ultimo femminicidio-suicidio sembra destinato a far parlare di sé più per la decisione sul funerale che per l’atto compiuto. Per volontà della famiglia e del parroco, è stato celebrato, infatti, un unico funerale congiunto. La famiglia l’ha fatto soprattutto per tutelare i due figli. Il parroco (immagino) perché intuisce che questo gesto possa essere più fecondo, soprattutto pensando al futuro, per la propria comunità. Non nascondo, sinceramente, che anche io avrei fatto lo stesso. Aggiungendo che capisco tutte le perplessità di coloro che non vogliono mettere sullo stesso piano carnefice e vittima e che possono arrabbiarsi per questa scelta (cosa ammessa dallo stesso parroco). D’altronde, sulla questione femminicidio non ne usciamo più e, forse, qualche percorso nuovo può nascere più dalle singole comunità che dagli appelli vaghi che riempiono campagne mediatiche che non sembrano smuovere il cuore e la mente. Auguro alla comunità, così piccola per tenere un dolore così grande, di continuare a volersi bene o di reimparare a farlo. A partire dai due ragazzi che non sapranno mai perché i loro genitori sono spariti così.
