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di ALBERTO CAMPOLEONI 10 mar 2016 00:00

Scuola. Viaggiare fa bene

Adesso c’è anche il Vademecum della polizia stradale per le gite scolastiche. E non è cosa sui cui sorridere troppo...

Adesso c’è anche il Vademecum della polizia stradale per le gite scolastiche. E non è cosa sui cui sorridere troppo. La questione nasce da una circolare del Ministero dell’istruzione che “invita a porre particolare attenzione, da parte dei dirigenti scolastici e degli organizzatori, sia nella fase di organizzazione delle visite d’istruzione che durante il viaggio, su taluni aspetti relativi alle scelte delle aziende cui affidare il servizio di trasporto, verificando quindi l’idoneità e la condotta del conducente, l’idoneità del veicolo e le altre misure di sicurezza di seguito illustrate”. E allo scopo la circolare allega il “Vademecum per viaggiare in sicurezza” preparato dalla Polizia stradale “per organizzare in sicurezza i viaggi di istruzione”.

Un testo che spiega fin da subito come sia “opportuno porre particolare attenzione, sia nella fase di organizzazione della gita che durante il viaggio, su taluni aspetti relativi alla scelta dell’impresa cui affidare il servizio, all’idoneità e condotta del conducente, all’idoneità del veicolo” . Una prima indicazione è quella per cui quando si organizza una gita non bisognerebbe guardare principalmente all’offerta “più vantaggiosa”, ma anzitutto valutare le “garanzie di sicurezza”. Detto questo, il Vademecum raccomanda di controllare l’idoneità del conducente, documenti e rispetto dei tempi di guida e ricorda agli accompagnatori di “prestare attenzione al fatto che il conducente di un autobus non può assumere sostanze stupefacenti, psicotrope (psicofarmaci) né bevande alcoliche, neppure in modica quantità. Durante la guida egli non può far uso di apparecchi radiotelefonici o usare cuffie sonore, salvo apparecchi a viva voce o dotati di auricolare”. Sono “solo consigli”, ma effettivamente, a leggere il Vademecum viene da pensare all’ulteriore carico di lavoro e di rischi per chi già si sobbarca – senza incentivi – la responsabilità e la fatica di accompagnare gli studenti in gita.

In realtà, però, anche questo nuovo Vademecum può essere un’occasione per aumentare la consapevolezza condivisa – anche da parte degli allievi, in particolare nelle superiori – delle conseguenze e di come la sicurezza non sia un dato scontato. Non solo durante il viaggio, ma in tutto lo svolgimento delle gite. Gite su cui, tra l’altro, il dibattito è aperto, tra quanti (non pochi, in verità) le vorrebbero abolire e gli altri che, invece, continuano a considerarle come opportunità per la scuola.
ALBERTO CAMPOLEONI 10 mar 2016 00:00