Sperare ed educare insieme
Le parole della poesia, la musica che esprime l’indicibile, i segni dell’arte, l’ascolto del Vangelo e della riflessione del vescovo, la preghiera comunitaria saranno i tratti salienti della celebrazione giubilare che si svolgerà a Brescia il 6 settembre, per accogliere, idealmente, il mondo della scuola, le comunità educative costituite da insegnanti, dirigenti scolastici, studenti, genitori, personale tecnico e ausiliario. Il Giubileo voluto da papa Francesco e proseguito da papa Leone XIV, si snoda, come noto, intorno al tema “Pellegrini di speranza”. È evidente quanto sperare ed educare siano due azioni strettamente connesse: il Giubileo interpella anche la scuola ed è un invito a unire le forze e le volontà per offrire insieme un ambiente di speranza. È stimolo per rafforzare la corresponsabilità: educazione e speranza camminano insieme.
Siamo invitati ad essere pellegrini insieme, nel mondo dell’educazione, sollecitati dalle parole di papa Francesco nella Bolla d’indizione del Giubileo: “La comunità cristiana non può essere seconda a nessuno nel sostenere la necessità di un’alleanza sociale per la speranza e lavori per un avvenire segnato dal sorriso di tanti bambini e bambine”.
Un Giubileo è caratterizzato da segni di speranza, nella certezza di una vita nuova e rinnovata in Cristo: siamo invitati a “recuperare la gioia di vivere, perché l’essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio, non può accontentarsi di sopravvivere o vivacchiare, di adeguarsi al presente lasciandosi soddisfare da realtà soltanto materiali. Ciò rinchiude nell’individualismo e corrode la speranza, generando una tristezza che si annida nel cuore, rendendo acidi e insofferenti. (Spes non confundit, 9). Il proporre la gioia, la pienezza, la qualità e il senso del vivere non è forse anche un compito dell’educazione e della scuola? Esplorare i percorsi dell’umano, dischiudere domande, sperimentare il vivere insieme nel rispetto, maturare senso critico e responsabilità, accompagnati da adulti che, giorno dopo giorno, riconoscono la bellezza del sapere e del comprendere: questa la progettualità di un fare scuola animato dalla speranza. Anche il Giubileo sia occasione di slancio educativo nei confronti dei giovani: “Con una rinnovata passione prendiamoci cura dei ragazzi, degli studenti, dei fidanzati, delle giovani generazioni! Vicinanza ai giovani, gioia e speranza della Chiesa e del mondo!” (Bolla Spes non confundit, 12).