Barcellona. La preghiera del Papa
"Grave preoccupazione" del Papa che si unisce al dolore del popolo spagnolo esprimendo la sua vicinanza dopo l'attacco lungo la rambla che ha provocato 13 vittime e decine di feriti. Condanna e solidarietà da parte della Conferenza episcopale spagnola
“Il Santo Padre ha appreso con grande preoccupazione quanto sta accadendo a Barcellona. Il Papa prega per le vittime di questo attentato e desidera esprimere la sua vicinanza a tutto il popolo spagnolo, in particolare ai feriti e alle famiglie delle vittime”. E' quanto dichiarato dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke, nel pomeriggio di ieri, a poche ore dall'attentato di Barcellona. Erano circa le 17 quando un furgone è piombato su una folla di decine di cittadini e turisti lungo la Rambla de Canaletes, nella parte più vicina alla grande Plaça de Catalunya, all'altezza di Carrer Bonsuccés, fino a raggiungere il mercato della Boqueria. Sono 13 le vittime accertate, 80 le persone rimaste ferite e ricoverate negli ospedali, delle quali 15 in condizioni molto gravi. Le verifiche sui connazionali sono ancora in corso ma c'è il rischio di eventuali vittime italiane, secondo quanto si apprende da fonti della Farnesina. Sono due le persone arrestate perché ritenute coinvolte, altrettante sarebbero in fuga. L'Isis ha rivendicato l'attentato. Lo ha fatto attraverso la sua "agenzia" Amaq, secondo la formula standard già utilizzata nelle altre occasioni.
Vicinanza e preghiera per le vittime e le loro famiglie, sostegno alla società e alle forze di polizia, ferma condanna per l’attentato. È quanto esprimono i vescovi spagnoli in una nota della segreteria generale diffusa ieri sera: “Di fronte a questo fatto tragico ed esecrabile – si legge nella nota -, la Conferenza episcopale spagnola vuole anzitutto mostrare la propria vicinanza e preghiera a tutte le vittime e alle loro famiglie. Vogliamo inoltre esprimere anche il nostro sostegno a tutta la società che viene attaccata con queste azioni, questa volta i cittadini di Barcellona, e alle forze di sicurezza”. Allo stesso tempo, proseguono i vescovi, “condanniamo ogni dimostrazione di terrorismo, pratica intrinsecamente perversa, del tutto incompatibile con una visione morale della vita, giusta e ragionevole. Non solo lede seriamente il diritto alla vita e alla libertà, ma è dimostrazione della più dura intolleranza e totalitarismo”. “Chiediamo a tutti i credenti – conclude la nota – di elevare preghiere a Dio affinché conceda il riposo eterno ai defunti, ristabilisca la salute delle altre vittime, dia consolazione alle famiglie e colmi di pace il cuore delle persone di buona volontà” e affinché “mai più si ripetano queste spregevoli azioni”.