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Loreto
di REDAZIONE 25 mar 2019 08:02

Francesco a Loreto per giovani e malati

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Nel corso della visita al santuario mariano la firma del Papa sull'esortazione post sinodale “Vive Cristo, esperanza nuestra”, dopo il sinodo dei vescovi sui giovani dell'ottobre scorso

Alle 12 tutte le campane delle chiese delle Marche suoneranno a festa per l’arrivo di papa Francesco, un’attesa lunga quasi 7 anni, quando fu Benedetto XVI a recarsi per la seconda volta nella Basilica della Santa Casa. Era il 4 ottobre del 2012, esattamente 50 anni dopo la storica visita di S. Giovanni XXIII. Allora Papa Roncalli si recò a Loreto e ad Assisi per affidare le sorti dell’imminente Concilio Vaticano II alla Madonna e a San Francesco. Visita storica perché era la prima di un Papa fuori dai confini di Roma e dintorni dopo l’unità d’Italia. Anche Francesco scriverà “una prima volta” dal 1861 ad oggi.

L’ultima volta che un Papa ha celebrato Messa nella Santa Casa, l’Italia non era ancora unita. Più di un secolo e mezzo è passato da allora, esattamente 162 anni: il successore di Pietro era Pio IX. Francesco celebrerà la Messa nella Santa Casa, alle 9:45 e verrà trasmessa sui maxischermi all’esterno della Basilica. Successivamente il Santo Padre uscirà sul Sagrato per l’incontro pubblico con tutti i fedeli, quindi la recita dell’Angelus.

C’è un altro motivo che rende la visita di oggi storica: la firma dell’Esortazione apostolica post-sinodale in forma di lettera ai Giovani, dal titolo “Vive Cristo, esperanza nuestra”. “Il Papa – si legge nel comunicato con cui la Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato la firma - intende con questo gesto affidare alla Vergine Maria il documento che suggella i lavori del Sinodo dei Vescovi tenutosi in Vaticano, dal 3 al 28 ottobre 2018, sul tema: I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Il testo dell’Esortazione sarà poi pubblicato nei giorni a venire.

La firma di una lettera post-sinodale fuori dal territorio Vaticano è un avvenimento decisamente raro, dunque storico. La prima volta accadde Il 14 settembre 1995, quando Giovanni Paolo II lasciò Roma per il suo 67° viaggio internazionale, che lo avrebbe portato per l’undicesima volta in Africa, toccando tre Stati: Camerun, Sudafrica e Kenya. L’occasione era la fase celebrativa dell’Assemblea speciale del Sinodo dei Vescovi dedicata all’Africa e al Madagascar, svoltasi in Vaticano l’anno prima. In occasione di tale viaggio venne resa pubblica l’Esortazione apostolica post-sinodale “Ecclesia in Africa”. Per la prima volta un documento ufficiale veniva firmato dal Santo Padre fuori dalla Città del Vaticano e da Roma.

Con i giovani, al centro della giornata lauretana ci sono anche malati, che papa Francesco incontrerà nel Santuario, al termine della Santa Messa. In piazza anche una delegazione dei giovani dell’Unitalsi.

Questo il programma della giornata: l’arrivo di papa Francesco e previsto in elicottero a Montorso; da qui il trasferimento in auto al Santuario per celebrazione nella Santa Casa. Nel Santuario il saluto di papa Francesco agli ammalati presenti al termine della celebrazione, dopo aver firmato, ed è questo il momento più atteso della giornata, l’esortazione apostolica post-sinodale in forma di Lettera ai Giovani.
Dopo il saluto di mons. Fabio Dal Cin, arcivescovo prelato di Loreto, il discorso del Papa, previsto intorno alle 11:30, seguito dall’Angelus. Subito dopo le campane di tutte le parrocchie delle Marche, baciate oggi da uno splendido sole, suoneranno a festa. La stessa che si vive già in piazza dalle prime luci dell'alba e che continuerà nelle prossime ore. Al termine la ripartenza in elicottero per Roma.

REDAZIONE 25 mar 2019 08:02