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Ospitaletto
di LUCIANO ZANARDINI 15 mar 2021 07:00

I funghi, cibo di integrazione

Forse non tutti sanno che ci sono dei funghi che possono essere coltivati in serra. Ma Marco Bonomi, responsabile delle attività laboratoriali della Comunità Fraternità, lo sapeva già grazie alla sua passione per la ricerca micologica. Le origini agricole della famiglia hanno fatto il resto. E poi c’è tutta quella capacità del mondo cooperativo di sapersi mettere in gioco e di elaborare risposte nuove alle domande di senso della vita. Sì, perché coltivare i funghi non è certo la parte più importante del progetto “mimosa” come sottolinea Elena Gallinari, che ha ideato il percorso per il coinvolgimento, nell’attività, delle donne richiedenti asilo o rifugiate. Alcune di queste sono state anche vittime della tratta. Giovani mamme, spesso sole, che si ritrovano a migliaia di chilometri di distanza, senza sapere la lingua e con figli piccoli da crescere. E poi la pandemia ha fatto il resto, riducendo al minimo o in molti casi azzerando le relazioni sociali. “Accanto alle persone” è il motto scelto dalle cooperative di tipo A di Fraternità.

Anche per questo motivo Comunità Fraternità Onlus ha iniziato un nuovo progetto che prevede l’integrazione sociale e occupazionale, per il momento di tre donne originarie della Nigeria, attraverso la coltivazione di una varietà di funghi denominata “Pleurotus ostreatus”. Sono una tipologia amata per le sue proprietà medicali: hanno, infatti, un effetto antifiammatorio e aiutano ad accrescere le difese del sistema immunitario; e poi producono Iovastatina, una sostanza in grado di abbassare il livello di colesterolo nel sangue. Per seguire questa nuova iniziativa, Marco ha seguito un corso sul campo, mentre due vecchie serre della Comunità a Ospitaletto che erano diventate un deposito di attrezzi sono diventate il luogo ideale per una sperimentazione che va concretamente da settembre a marzo. A metà febbraio il primo raccolto (circa 40 kg) ha testimoniato che la strada intrapresa è quella giusta. La qualità del risultato è garantita anche dall’approdo rapido sul mercato attraverso i Gruppi di acquisto solidale di Brescia e di Lograto o attraverso le bancarelle predisposte dai volontari. Secchi o sott’olio finiscono nelle case dei bresciani. Per evitare lo spreco, la paglia contenuta nei sacchi diventa compost. Tutto, quindi, assume un valore simbolico di non poca importanza. E, in futuro, Marco ed Elena stanno studiano come implementare la coltivazione in serra in altri momenti dell’anno, inserendo alcune tipicità straniere. Per avere ulteriori informazioni o per eventuali ordini, si può contattare dal lunedì al venerdì Marco al numero 3249891429. Le attività laboratoriali di Comunità Fraternità vanno oltre l’idea dei funghi. Bonomi, con “Tecnica 38”, segue l’inserimento lavorativo soprattutto di persone con patologie psichiatriche attraverso la collaborazione con sette aziende del territorio.

LUCIANO ZANARDINI 15 mar 2021 07:00