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Montichiari
di FEDERICO MIGLIORATI 21 mar 2016 00:00

Padana Green: un coro di "no" alla sentenza del Tar

La recente sentenza del Tar accoglie il ricorso di Padana Green dichiarando illegittimo il divieto della Regione Lombardia ad aprire nuovi siti in aree soffocate dai rifiuti

Discariche ancora al centro dell'attenzione a Montichiari ed ora tutto ruota attorno alla recente sentenza del Tar che accoglie il ricorso di Padana Green dichiarando illegittimo il divieto di Regione Lombardia ad aprire nuovi siti in aree soffocate dai rifiuti. La decisione dell'organo amministrativo trova un fuoco di sbarramento da parte della politica e delle associazioni ambientaliste, schierate con la Regione e contro il Tar. “Se è vero che l'indice di pressione non è ancora stato recepito da una legge nazionale – afferma il Sindaco Mario Fraccaro – è altrettanto vero che la documentazione tecnica e ambientale presentata a corredo del diniego è di per sé sufficiente a motivare la nostra posizione di netta contrarietà”.

“Non ci sorprende quanto ha stabilito il Tar – gli fa eco l'Assessore all'Ambiente Maria Chiara Soldini – visto l'analogo accoglimento del ricorso di Edilquattro. Di certo non ci fa piacere, ma al di là della decisione, è fondamentale l'unità d'intenti che, per la prima volta, vede assieme realtà istituzionali come Regione, Provincia e Comune: non contano più gli schieramenti politici, ma la salute delle nostre popolazioni. Su questa filosofia dobbiamo muoverci tutti lasciando a casa le casacche di partito, ma promuovendo il bene comune”. Dello stesso tenore il giudizio dell'opposizione: Marco Togni, capogruppo consiliare della Lega Nord, afferma che “da parte degli operatori economici del settore non vi è il minimo interessamento e rispetto dell’ambiente monteclarense e dello stato di salute dei cittadini.

Se l’indice di pressione verrà bocciato definitivamente è nostra intenzione invitare la Regione a procedere in maniera diversa”. Dal Comitato Sos Terra, infine, giunge notizia di un coordinamento di associazioni “per la partecipazione in forma ad adiuvandum al ricorso al Consiglio di Stato da parte di Regione Lombardia. Lo facciamo – affermano dal Comitato - perché crediamo sia quanto mai necessario che il territorio dia un segnale forte di partecipazione”.
FEDERICO MIGLIORATI 21 mar 2016 00:00