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Brescia
di M. VENTURELLI 12 lug 2016 00:00

Sanità: le eccellenze bresciane modello per il Paese

Intensa giornata, tra Fondazione Poliambulanza, Irccs San Giovanni di Dio e Spedali Civili per il ministro Beatrice Lorenzin

Intensa giornata bresciana per il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ieri ha avuto modo di incontrare tre eccellenze sanitarie che fanno di quella bresciana una realtà di primissimo piano in campo nazionale. Fondazione Poliambulanza, Irccs San Giovanni di Dio e Spedali civili sono state le tappe della visita del Ministro.

Nella struttura ospedaliera di via Bissolati il titolare del dicastero della Sanità ha preso visione del nuovo percorso nascite, una struttura d’eccellenza con tecnologica, d’avanguardia, attenta alla qualità delle prestazioni erogate con elevati standard di sicurezza per la gestante e il neonato, con terapie di altissimo livello.

Il secondo incontri bresciano del Ministro è stato quello con l’Irccs San Giovanni di Dio dei Fatebenefratelli, una realtà, fra le 49 esistenti sul territorio nazionale, dedita alla psichiatria e alla salute mentale. Un dato, questo, che è stato sottolineato anche dal ministro Lorenzin, che ha garantito il suo impegno per una riorganizzazione della psichiatria, perché non sia più il fanalino di coda della medicina italiana. Ad accogliere il direttore generale fra Marco Fabello, il superiore provinciale dell’Ordine San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli fra Massimo Villa, e il direttore scientifico dell’Irccs professor Stefano Cappa. Fra Marco ha ricordato che “San Giovanni di Dio curava i malati col cuore, con l’anima e con tutte le possibilità” e ha chiesto quindi al governo che “sia concessa all’Irccs un’agibilità migliore sul territorio per poter occupare soprattutto quegli spazi ancora poco presidiati nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta”, sottolineando un deficit di assistenza non meno grave dei problemi della ricerca, i quali peraltro hanno condotto anche quest’anno a un robusto taglio nei finanziamenti. “La salute mentale merita un’attenzione non inferiore alla grande chirurgia o ai più grandi centri specialistici di cui è ricca la Regione Lombardia, e non solo. Le famiglie portano un peso troppo grande, sia nel mondo dei malati psichici che dei malati di demenza, soprattutto di Alzheimer” ha commentato Fabello. Dopo il direttore generale, che ha chiesto al Ministro di poter partecipare ai tavoli nazionali e regionali in quanto unico Irccs dedicato alla malattia mentale, il direttore scientifico ha illustrato l’impatto di queste patologie sulla qualità della vita dei pazienti, ricordando che nel mondo si esprime un caso di demenza ogni 3 secondi.

Terza e ultima visita quella agli Spedali civili di Brescia e al nuovo monoblocco D inaugurato l’anno scorso. Qui il ministro ha avuto modo di incontrare anche il nuovo assessore regionale alla sanità Giulio Gallera che ha espresso la sua soddisfazione per la visita a uno dei importanti ospedali del Paese, un segnale dell’attenzione con cui il governo guarda alla riforma della sanità avviata dalla Regione.

Lasciando Brescia il ministro Lorenzin ha preso atto della bontà del modello sanitario lombardo e ha auspicato che possa essere seguito anche da altre Regioni.
M. VENTURELLI 12 lug 2016 00:00