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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 13 dic 2021 08:00

Forza Venite Gente: il ritorno

Il 19 febbraio sarà al Gran Teatro Morato il musical entrato nel cuore di intere generazioni di giovani bresciani. L’intervista a Michele Paulicelli

Ha debuttato nei giorni scorsi al Teatro della Conciliazione di Roma il musical “Forza venite gente”, uno spettacolo che compie 40 anni e si ripropone al pubblico rinnovato per confermare i numeri da record che lo hanno contraddistinto. 3.500 repliche, oltre 2 milioni e 500mila spettatori, di cui 250mila in piazza San Giovanni a Roma, in occasione del Giubileo del 2000, e 30mila a Padova raccolti nello stadio assieme a Giovanni Paolo II. Dopo il debutto a Viterbo nell’ottobre del 1981, proprio da Brescia spiccò il volo per diventare quel fenomeno artistico, musicale ma anche pastorale che ha segnato la vita di più di una generazione di giovani.

Vincenti, allora, furono i diversi piani di lettura che lo spettacolo esaltava: accanto a quella che, con linguaggi allora nuovi, proponeva ai giovani del tempo la figura del patrono d’Italia, raccontandone i valori e le emozioni della quotidianità, c’era quella del rapporto tra padre e figlio, Michele Paulicelli e Silvio Spaccesi (Francesco e il padre Pietro di Bernardone). Il musical è entrano nel cuore di tanti bresicani che, alla notizia del ritorno in scena di “Forza Venite Gente” hanno ripreso a palpitare, anche perché, è notizia di qualche giorno fa, farà tappa anche a Brescia. L’appuntamento, da cerchiare sul calendario, è fissato per il 19 febbraio 2022 al Gran Teatro Morato, erede di quel Teatro Tenda in cui “tutto ebbe inizio”.

Di quello spettacolo tanto è cambiato: allestimento, regia, arrangiamenti musicali, dialoghi e coreografie sono stato adattati per arrivare ai giovani di oggi, figli di quelli che decretarono, 40 anni fa, il successo del musical. Intatto, però, è rimasto lo spirito dello spettacolo, come conferma in questa intervista Michele Paulicelli, direttore artistico di questa avventura. “L’operazione che si è concretizzata con il debutto all’auditorium di via della Conciliazione dei giorni scorsi – afferma l’attore e autore (sono sue le musiche dello spettacolo, ndr) – non è semplicemente dettata da un intento celebrativo, ma anche dalla considerazione che i giovani, da quel lontano 1981 sono profondamente cambiati. Il messaggio e la scelta di Francesco, invece, hanno mantenuto inalterata la capacità di arrivare a loro. Per questo motivo ci è parso importante ripresentare uno spettacolo, sia pure aggiornato, che riproponesse con il linguaggio di oggi la figura e il messaggio di un santo ancora oggi di grandissima attualità”

Nel suo nuovo tour “Forza Venite Gente” arriverà anche a Brescia, una “piazza” non indifferente nella storia del musical. “Sì, – ricorda Michele Paulicelli – nel teatro tenda di via della Ziziola abbiamo vissuto alcune delle nostre pagine più belle. Arrivammo a Brescia perché don Mario Pasini, che aveva visto lo spettacolo a Roma a poche settimane dal debutto, volle a tutti i costi portarci al Pala Tenda. Programmò addirittura una settimana intera di repliche, nonostante le nostre perplessità. Quello che trovammo all’arrivo fu sconvolgente con il teatro strapieno ogni sera. Da allora la vostra città è diventata la tappa obbligata per l’avvio benaugurante di ogni stagione. Per questo torniamo con grande gioia”.

Giovani. Nella sua storia “Forza Venite Gente” ha avuto grandissime soddisfazioni: l’esibizione davanti a Giovanni Paolo II, la rappresentazione sul sagrato della Basilica di Assisi... Per l’edizione del 40° sono traguardi difficili da uguagliare... “Quelli ricordati – è il pensiero di Paulicelli – sono eventi straordinari. Credo però che il traguardo più grande, alla portata della nuova produzione, sia quello di arrivare al cuore dei giovani di oggi. L’amore per il creato, per i poveri e i modi rivoluzionari con cui cercò di praticarli lo rendono Francesco molto vicino a loro, e facilmente si riconoscono nelle difficoltà che incontrò nel rapporto col padre”. La prova del grande fascino che la figura di San Francesco, è un’altra considerazione del direttore artistico, continua a esercitare sui giovani è nell’entusiasmo con cui il nuovo cast (che all’epoca del debutto nel 1981, salvo rare eccezioni, non era ancora nato, ) si è buttato nell’avventura. Le premesse per un nuovo successo ci sono, non resta che attendere il 19 febbraio.

MASSIMO VENTURELLI 13 dic 2021 08:00