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Rezzato
26 gen 2023 06:04

Ruth e la vita nel campo di concentramento

Il 31 gennaio sarà presente al Ctm di Rezzato Ruth Hauner, oggi 88 enne, che visse nel campo di concentramento di Ferramonti. La storia del campo di concentramento è raccontata nello spettacolo "Il paradiso inaspettato"

Il 31 gennaio sarà presente al Ctm di Rezzato Ruth Hauner, oggi 88 enne, che visse nel campo di concentramento di Ferramonti e che non si stanca di incontrare giovani e raccontare quello che lei definisce “un miracolo, avvenuto nel Sud Italia”.

La storia del campo di concentramento è raccontata nello spettacolo "Il paradiso inaspettato".

Scritto da Lucilla Perrini, regia e interpretazione di Sergio Mascherpa (nella foto), "Il paradiso inaspettato" replicherà, alle ore 21, venerdì 27 gennaio alla Sala Togni di Gussago, lunedì 30 all’Auditorium Garda – Sala Duse di Villanuova sul Clisi e martedì 31 al Ctm di Rezzato.

Nel 1940 viene aperto a Ferramonti di Tarsia, in provincia di Cosenza, il più grande campo di concentramento in Italia: 92 baracche, 4.000 ebrei e antifascisti da tutto il mondo, il progetto del campo era fatto a immagine e somiglianza di quello di Dachau.

Dal campo passarono migliaia di persone. Eppure nessuno di loro, ebrei per la maggior parte, subì violenza, nessuno venne mandato in un campo di sterminio. Se, nello stesso periodo, 1940-1943, nel campo italiano della Risiera di San Sabba, a Trieste, si contano 5.000 vittime, qui a Ferramonti morirono quattro uomini, vittime collaterali di uno scontro aereo avvenuto nei cieli di Tarsia. Erano senza libertà, costretti in un campo e alla fame, ma vennero trattati con rispetto e con dignità.

La sua è una storia dimenticata, eppure sorprendente: grazie al comando che dirigeva il campo con grande umanità, agli internati che seppero, nonostante tutto, utilizzare al meglio in termini di creatività e di crescita la loro prigionia, alla gente di Tarsia, che aiutò e rischiò la vita per gli ebrei, Ferramonti fu davvero un “paradiso inaspettato” come scrisse il Jerusalem Post. Quella di Ferramonti è una storia che commuove, una storia dimenticata, che ci aiuta, anche in questo momento difficile della storia, a credere che le scelte di ognuno di noi possono fare la differenza.

L’ingresso è gratuito.

26 gen 2023 06:04