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Edolo
di GIULIANO CHIAPPARINI 31 ott 2018 13:07

Siate uomini

Luciano Bertoli, sabato 3 novembre alle 20.30, in scena sul palco della Sdc San Giovanni Bosco, con uno spettacolo dedicato a Paolo VI

Paolo VI, il Papa bresciano. Anzi, Paolo VI, il Papa bresciano santo, che nel corso della sua vita passò bei giorni in Valcamonica. Così, adesso a pochi giorni dalla sua canonizzazione, proprio quando si pregano Tutti i Santi e si ricordano i defunti, ecco un’occasione per vivere l’emozione di un incontro con papa Montini. E ciò grazie alla magia del teatro. Infatti, sabato 3 novembre alle 20.30 a Edolo presso il Teatro San Giovanni Bosco, l’Associazione “Le Maschere” propone a tutti lo spettacolo “Uomini...Siate Uomini. Santo Paolo VI, mai arreso cercatore del dialogo”, di e con Luciano Bertoli, con musiche dal vivo dell’Orchestra Giovanile del Garda diretta da Alberto Cavoli.

Un racconto sulla figura di papa Paolo VI, la sua storia, la spiritualità, le amicizie. L’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento dei posti. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Edolo, il Circolo Acli dell’Alta Vallecamonica e l’Oratorio S. Giovanni Bosco. Un omaggio particolare a Paolo VI che il presidente dell’Associazione “Le Maschere”, Michele De Toni, motiva in questo modo: “Credo che essere associazione culturale oggi sia anche questo: promuovere occasioni che portino nelle nostre case la bellezza di narrare un uomo del calibro di papa Montini attraverso le immagini, le sue parole recitate, la musica che trasmette emozioni e ravviva i ricordi.

Anche questo è teatro. Anche questo è cultura. Anche questo è spettacolo”. Va forse ricordato che Luciano Bertoli è uno dei maggiori attori bresciani, formatosi al Drama Studio di Milano con Enrico d’Alessandro, per altro di origini sebine. Vanta una serie nutritissima di collaborazioni con registi, compagnie teatrali e associazioni culturali in molteplici rassegne.

In precedenza si era già confrontato con la figura e il messaggio montiniano, quando aveva ideato e interpretato “Mi piacerebbe terminando di essere nella luce”, liberamente tratto da “Pensiero alla morte” di Paolo VI. Altre volte ha riletto per il pubblico d’oggi figure dell’attualità come Falcone e Borsellino oppure giganti della cultura spaziando da Platone a Tennyson, da Socrate a Hemingway, oppure ancora della storia biblica come Giobbe o il profeta Giona.

La serata edolese replica lo spettacolo tenuto con successo il 3 ottobre scorso al Teatro Sociale di Brescia.

GIULIANO CHIAPPARINI 31 ott 2018 13:07