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Concesio
di REDAZIONE 11 apr 2019 16:43

Concesio: nessun contributo ai volontari

Il parroco di Concesio, don Fabio Peli, chiarisce la vicenda relativa all'indagine in corso legata alla raccolta e alla gestione di ferro e altro materiale non pericoloso; un'attività portata avanti dai volontari della comunità

Non si è fatta attendere la risposta del parroco di Concesio, mons. Fabio Peli, in merito alla bufera che, travolgendo il Comune valtrumplino, con due diversi filoni di inchiesta, pur non essendo collegati fra loro,  hanno inevitabilmente coinvolto la parrocchia di S. Antonino per aver percepito dall'Amministrazione, dal 2009 nal 2017, contributi per la raccolta e la gestione di ferro e altro materiale non pericoloso. Per gli inquirenti questo sarebbe avvenuto senza le autorizzazioni previste dalla legge.

"L’odierna lettura dei giornali e dei resoconti degli altri organi di informazione mediatica - ha affemato mons. Fabio Peli, parroco di Concesio -   impongono  l’elaborazione di un commento che delimiti in modo estremamente rigoroso il perimetro della fattispecie contestata dalla Procura della Repubblica di Brescia. Tali confini risultano ad oggi clamorosamente rappresentati in modo incerto e confuso. L’indagine - che coinvolge oltre allo scrivente i signori Bertanza, Tognoli, il Sindaco Retali ed altri componenti della Giunta Comunale-  riguarda esclusivamente l’ipotesi di reato che sarebbe consistita nell’aver materialmente posto in essere un’attività di gestione attraverso la raccolta, stoccaggio e trasporto oltre alla lavorazione e commercio di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Nessun altra contestazione è stata sollevata. Si rende perciò necessaria la seguente presa di posizione. Sin dal 2007, in forza di convenzione intervenuta con il Comune di Concesio, la Parrocchia detiene, a titolo precario, una porzione immobiliare comunale, nell’originaria intenzione, condivisa dalle parti, di destinare tale area al deposito di attrezzature da utilizzare per il trasporto, in modo differenziato, all’isola ecologica comunale dei materiali conferiti dai cittadini ai volontari, pensionati ultrasettantenni, della Parrocchia".

"I volontari - prosegue -  venivano, inizialmente, richiesti del loro intervento da anziani e disabili e ritiravano dalle abitazioni dei ridetti concittadini disagiati, sollevando gli stessi dal faticoso trasporto al punto di raccolta, i materiali in modalità differenziata. La ridetta area, a seguito di intesa con “Aprica” - che ha ivi depositato due container (uno destinato alla carta ed uno al vetro) -  è stata poi utilizzata per il deposito temporaneo di carta, vetro e saltuariamente materiale ferroso.  Al mio arrivo in Parrocchia, con ingresso avvenuto in data 18 settembre 2016, tale operazione – si ribadisce organizzata dai ridetti volontari e finalizzata principalmente a rispondere a richieste di aiuto proveniente da cittadini impossibilitati a compiere autonomamente il trasporto ai punti di raccolta – era peraltro in corso da oltre nove anni. Il Parroco non svolgeva alcun ruolo organizzativo od operativo se non quello di formale detentore, in forza della suddetta convenzione con il Comune di Concesio, dell’area di deposito temporaneo.


"Effettivamente - chiosa il parroco - il Comune di Concesio in relazione all’attività dei citati volontari, in particolare avuto riguardo della separazione dei materiali conferiti dai cittadini, ha fatto pervenire allo scrivente contributi per circa 4.000 Euro. Tali importi sono stati destinati a sostegno dell’attività Parrocchiale. Nessun contributo è stato versato ai volontari sia quale compenso che quale partecipazione alle loro spese. Ritengo, alla luce di quanto sopra riportato, di aver chiarito i fatti che, apparentemente, coinvolgono nell’indagine la Parrocchia di cui sono titolare, esprimendo la mia completa fiducia nell’attività della magistratura".

REDAZIONE 11 apr 2019 16:43