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Sarezzo
di ELISA GARATTI 19 mar 2021 08:01

Gli artigiani per le Ande

L’Italia raggiunge le Ande e lo fa con uno spirito di carità. “L’Associazione Artesanos Don Bosco”, oggi, è una realtà affermata che riunisce più di 500 artigiani. Le sue radici italiane sono bresciane: la Sede operativa dell’Associazione si trova a Sarezzo, in via Capponi 92. “L’Associazione degli artigiani peruviani” nasce nel 1985 grazie alla feconda intuizione di don Ugo De Censi. I laboratori si trovano ai piedi della Cordillera Blanca in Perù, nell’ambito dell’Operazione Mato Grosso, tra i 2800 mt e 3800 mt di quota. “Una volta approdati sulle Ande peruviane– racconta il bresciano Giancarlo Sardini, membro dell’Omg –, abbiamo fondato la prima scuola di guida di montagna del Perù, riconosciuta a livello statale. Parallelamente, abbiamo costruito quattro rifugi e un bivacco. Nel frattempo, sono sorti anche i laboratori di artigianato, di scultura del legno e della pietra e di mosaico, ma anche la scuola di tecnico di archeologia. Per le ragazze, sono sorti invece i laboratori di tessitura, ricamo, telaio e vetrofusione e la scuola di infermieristica”.

Radici lontane. L’Omg ha radici lontane: nasce nel 1967, in Verbania, quando il Sacerdote Salesiano don Ugo de Censi, con un gruppo di volontari, raggiunge lo stato brasiliano del Mato Grosso per costruire una scuola e un ambulatorio. Oggi, dopo più di 50 anni di attività, mantenendo un profilo aconfessionale e autonomo da vincoli istituzionali, conta più di 500 volontari e circa 100 missioni tra Brasile, Bolivia, Ecuador, Perù e Baltimora con interventi a favore dei poveri locali. L’azione scaturisce da un’azione educativa e caritativa di intenso profilo umano: i modelli sono San Giovanni Bosco e San Francesco di Assisi.

Territori. In territori così poveri, spesso, i giovani hanno di fronte a sé un’unica scelta: emigrare dalla propria terra alla ricerca di un futuro migliore. L’obiettivo dell’Omg è chiaro: dare ai ragazzi l’opportunità di rimanere nel proprio villaggio, valorizzando il territorio e sostenendo la propria comunità e famiglia. “Ricordo che, alle selezioni del 1997, si sono presentati più di 250 ragazzi per 33 posti disponibili. Il criterio di scelta era legato al grado di povertà. Oggi, questi ragazzi sono felici e godono di un lavoro dignitosissimo” spiega Giancarlo Sardini. L’avventura montana dell’Andinismo, guidata dal motto di Battistino Bonali “salire in alto, per aiutare chi sta in basso”, ha condotto alla stesura de “Sulle Ande con le scarpe bucate”, scritto a due mani da Giancarlo Sardini e Valerio Gardoni, edito da MonturaEditing. Il libro è stato presentato il 30 agosto 2020 al Film Festival di Trento, un appuntamento fondamentale per gli appassionati di cinema montano. Le offerte legate al libro sono tutt’ora devolute al progetto “Casa parrocchiale di Jangas”, in Perù, dove ha vissuto Padre Ernesto Sirani di Chiari. “Siamo molto soddisfatti. Fino ad oggi, sono state vendute più di 2000 copie. Una buona e sostanziale raccolta fondi è stata fatta” conclude Giancarlo Sardini.

I progetti. Sono molti, comunque, i progetti dell’Artesanos Don Bosco. Uno dei principali è l’Arte Sacra: cattedrali, chiese, oratori, Via Crucis sono solo alcuni esempi dell’offerta artistica proposta nelle mostre permanenti di Palasco, Schio, Sarezzo, Milano o Roma, in quelle temporanee o nei vari incontri serali dell’Associazione. L’Operazione Mato Grosso si è dimostrata ancora una volta vitale, ma per supportarla serve l’aiuto di tutti.

ELISA GARATTI 19 mar 2021 08:01