Il rintocco ritrovato delle campane di San Rocco
“Finalmente!”, esclamano le persone per le strade di Lumezzane Fontana. Dalla piazza alle vie della frazione donne e uomini discutono, con lo sguardo all’insù, della ritrovata compagnia del suono delle campane. Proprio in questi giorni hanno ricominciato a suonare, dopo che il campanile della chiesa parrocchiale di San Rocco è stato liberato dall’imbragatura che, da luglio, lo copriva per permetterne la sistemazione. Ma le campane avevano smesso di suonare già da molto prima, quando alcune parti di cemento si erano staccate, mostrando a tratti l’acciaio incastonato nel cemento armato. La situazione aveva allarmato la popolazione preoccupata per un possibile cedimento. L’allarme è rientrato dopo i rilievi tecnici: da un lato è emersa la necessità d’intervenire, ma dall’altra si escludeva ogni pericolo di caduta. La spesa prevista per le opere, approvata dal Consiglio affari economici di Fontana, si aggirava attorno ai 100mila euro. I lavori effettuati, che hanno visto impegnati l’ingegnere Antonio Salvinelli e l’impresario edile Raffaele Collicelli, sono stati di mantenimento della struttura e di miglioramento della capacità sismica del campanile, attraverso elementi in carbonio che ne migliorano la tenuta. Questa tecnica ha permesso un leggero risparmio sul preventivo iniziale. Ora il campanile si staglia nuovamente accanto alla chiesa e le campane, silenziate, a causa delle vibrazioni, prima, e dei lavori poi, hanno ripreso a segnare le ore, a ricordare agli abitanti di Fontana appuntamenti e momenti della giornata con quel fascino lontano che ricorda a ciascuno il proprio senso di appartenenza.