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Marcheno
di EDMONDO BERTUSSI 30 mar 2018 11:37

Il Santuario “infiorato”

La festa della Patrona si terrà dal 2 al 9 aprile. Le celebrazioni liturgiche consentono ai fedeli di lucrare l’indulgenza plenaria

La festa liturgica dell’Annunciazione tradizionalmente si celebra il 25 marzo: quest’anno, per la concomitanza con le feste pasquali è stata spostata al 9 aprile.  A Marcheno c’è il Santuario dell’Annunciata, detto della Madonnina, benedetto nel 1613 e costruito come segno di riparazione del gesto sacrilego di un “bulo”: nel giorno del Corpus Domini del 1608 aveva sparato un colpo con l’archibugio al Parroco, con l’Ostensorio sotto il baldacchino all’uscita dalla chiesa per la Processione. Nel 2009 il Santuario ha riavuto il privilegio perso nei secoli di essere chiesa con l’indulgenza plenaria. La festa della patrona viene preparata dalla comunità con una serie di eventi dal 2 al 9 aprile e le celebrazioni liturgiche consentono ai fedeli di lucrare l’indulgenza plenaria alle solite condizioni. Ne spiccano alcuni. Nella Festa dell’Angelo il pellegrinaggio a piedi dal Santuario della Madonnina impreziosito dagli addobbi esterni dell’ormai classica “infiorata”, a quello della Madonna della Misericordia a Bovegno su un percorso suggestivo di circa 5 ore di cammino. È diviso in tappe, con accessi possibili a Cesovo, Cimmo, Lavone, Etto. Arrivati in Savenone si pranza al sacco e alle 14.30 ci sarà la S. Messa. Mercoledì sera, alle 20.30, grande appuntamento con la celebrazione eucaristica nella parrocchiale e la successiva fiaccolata al Santuario con la statua lignea della Madonna del Rosario portata dal Gruppo Antincendio.

Venerdì l’evento straordinario nel Santuario che avrà seguito fino al 15 aprile: alle 20.30 si inaugura nel Santuario la mostra fotografica “Svelata, Litanie Lauretana” di Nicola Zaccaria, fotografo bresciano che poi sarà oggetto di visite guidate (domenica 8 e 15 aprile pomeriggio) curate dalla storica dell’arte Paola Mutti. “Svelata” è un percorso a tema composto da oltre 30 opere: un progetto complesso, incentrato su una iconografia della Madre di Dio tramite il linguaggio artistico contemporaneo.

Punto di partenza, le suppliche della secolare pietà popolare conosciute come Litanie lauretane, risalenti al 1587, nate nel contesto del santuario di Loreto. Suppliche in sequenza, dedicate alla madre del Signore e madre dell’umanità che a lei si affida. Zaccaria parte sempre dal dato reale oggetto del suo scatto: unendo riflessione personale e tecnologia moderna, sovrapponendo molteplici immagini, crea nuovi straordinari esiti visivi. Da segnalare infine sabato 7 la visita al Centro spiritualità S. Dorotea di Asolo. Lunedì 9 la giornata conclusiva con la messa solenne alle 20.30 presieduta da don Omar Borghetti e processione di ritorno alla parrocchiale della statua della Madonna sulle spalle degli Alpini, accompagnata dalla banda Cico Gottardi.

EDMONDO BERTUSSI 30 mar 2018 11:37