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Nave
di GIUSEPPE BELLERI 20 giu 2023 17:11

Pieve della Mitria: una bella scoperta

Come avevamo anticipato la settimana scorsa, quella di domenica 18 giugno, alla Pieve della Mitria di Nave, è stata una giornata da incorniciare per il centinaio di pellegrini (quasi tutti lettori assidui de La Voce del Popolo, che ha organizzato, in collaborazione con la Fondazione Provincia Brescia Eventi, l’evento “Tour delle Pievi” per festeggiare i 130 anni di fondazione del giornale) che prima delle ore 10 si sono ritrovati all’antica chiesa parrocchiale navense per due visite guidate.

Dopo l’introduzione di Chiara Pelizzari, referente dell’Associazione Amici Antica Pieve della Mitria odv, hanno accolto gli astanti il Sindaco di Nave, Matteo Franzoni, seguito da Ennio Zani, Presidente di BCC Brescia, prima del saluto ai suoi lettori del Direttore de La Voce del Popolo, Luciano Zanardini. Erano altresì presenti alcuni collaboratori del giornale che ne hanno approfittato per svelarsi ai molti lettori, curiosi di vedere anche il volto delle penne scriventi sul loro caro settimanale.

La mattinata è volata in un batter d’ali fra la visita alla Pieve, ben spiegata in ogni dettaglio dall’esperto Alberto Zaina e l’immersione nell’ecomuseo, attorniati dagli utensili contadini di un tempo ed informati, sui vari “cambi d’abito” e di fruizione del complesso plebale, dalla brava Chiara Pelizzari. Dopo un fresco aperitivo, accarezzati da un raffinato trio (chitarra, contrabbasso e bella voce femminile) chi aveva prenotato per tempo ha potuto gustare uno spiedo, preparato dagli amici della Mitria. Si è sentita la mancanza dell’amico Francesco Braghini, che abbiamo accompagnato all’ultimo viaggio, martedì scorso, che aveva anche scritto un libretto sulla “Pieve della Mitra”. Ecco il racconto che ci fece di un fatto occorsogli qualche giorno dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. “Stavo pedalando in direzione di Nave quando vedo uscire da un cespuglio una mano implorante: era un soldato italiano che aveva buttato la divisa e che si era dato alla macchia: vedendo la mia giovane e buona faccia si arrischiò a palesarsi ed a chiedermi di andare ad avvisare il parroco di Nave, che avvisasse a sua volta i suoi parenti; li avrebbe aspettati presso il nascondiglio segreto, lungo il greto del Fiume Garza, dove giocavano da bambini”.

In un altro batter d’ali sono giunte le ore 15, quando, ben digerito lo spiedo, alcuni visitatori del mattino si sono uniti a quelli sopraggiunti nel pomeriggio per l’evento “Terre Alte – echi, suoni, visioni”, un progetto Call Cultura 2022-Fondazione Comunità Brescia. Mentre a gruppetti si andava alla scoperta della Mitria, in particolare degli affreschi e dell’architettura della Pieve, e, poi, dell’Ecomuseo con il suo patrimonio archeologico ed etnografico, ben accompagnati dagli amici dell’antica Pieve della Mitria, gli altri, divisi in quattro piccoli gruppi, assistevano ad una breve narrazione fatta da quattro attori dell’Associazione Culturale Treatro Terrediconfine. C’è da dire che si è rimasti col fiato sospeso ad ascoltare Antonia Sabatti raccontare “Lo stradone” mentre sistemava i fiori nei vasi; muti come il Tasso a sentire il racconto “Lo chiamavano il Tasso” di Michele D’Aquila; che dire dell’accattivante e frizzante Fabrizia Guerini, a cui il tempo ha fatto un bello sconto, raccontare di quando se la “spassava” nel suo “Bar della Posta”; finale rovente, anche per il sole cocente, a gustare il racconto “il diploma”, con gli amori e i dissapori preconiugali del giovane emigrante Ivano Panelli, ben seduti o accovacciati sotto un fresco gelso, assaggiando anche, i più arditi, qualche frutto maturo. Non ci resta che ringraziare La Voce del Popolo per la mattinata, La Comunità Montana di Valle Trompia (in particolare Alice Podestini) e i simpatici Amici dell’Antica Pieve della Mitria.

GIUSEPPE BELLERI 20 giu 2023 17:11