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San Vigilio
di GIUSEPPE BELLERI 19 mar 2023 14:07

Verso la Stella

Presentato il volume scritto da Giovanni Boccingher (Ed. Youcanprint), che ripercorre le vicende, sin dal 1536, del Santuario

C’è da dire, rispetto ai luoghi delle apparizioni mariane, che la Madonna sceglie i luoghi più belli e dai quali si gode una magnifica panoramica e che, spesso, sono sul confine fra più borghi, quasi a volerli unire ed abbracciare tutti. È quello che è avvenuto il 31 maggio 1536 sul colle Selva, in uno stretto pianoro, sul confine fra i Comuni di San Vigilio, Cellatica e Gussago, con una bella vista a 360° della città di Brescia, la Bassa bresciana, la Franciacorta, la Valle Camonica e la Valle Trompia.

Lunedì 13 marzo, presso la Casa della Pace del Comitato di Solidarietà di S. Vigilio, è stato presentato “Il Santuario dei tre Comuni” (Ed. Youcanprint), libro scritto da Giovanni Boccingher, docente di lettere nelle scuole superiori di Brescia, con fotografie di Michele Cottali e note storico-artistiche di Andrea Minessi. “Pur avendo scarso materiale documentario originale – ha sottolineato Boccingher – perché agli inizi del ‘900 l’archivio del Santuario è andato perso, alfine ho avuto elementi sovrabbondanti per presentare convenientemente la storia del Santuario; e c’è ancora molto da approfondire e riportare alla luce. Secondo una delle leggende la Madonna apparve ad Antonio, un guardiano di una mandria di mucche di proprietà di un abitante di San Vigilio; quindi il luogo dell’apparizione, su cui sorse la chiesa, il campanile, il sagrato e la piazzetta era nel Comune di S. Vigilio (che nel 1928 venne accorpato a Concesio), ma sul confine con altri due terreni, uno nel Comune di Cellatica, dove sorgerà l’osteria e la canonica e l’altro in quello di Gussago (la scalinata occidentale). L’emulazione tra i tre paesi non ha portato a frutti positivi: il risultato è che, a causa di questi contrasti, il Santuario venne praticamente abbandonato a sé stesso, e chiuso, dal 1918 al 1956”.

Ma ora, sotto la spinta del nuovo Rettore, don Giorgio Comini, è diventato oltre che meta di pellegrini, turisti, camminatori e ciclisti, anche un Centro di Spiritualità Famigliare, con percorsi di fede, biblici, di meditazione, prematrimoniali e un cammino per i genitori che hanno perso un figlio. È stata anche ricordata la figura di don Mario Pasini, che nel 1980, morto don Faustino Negrini, che per 22 anni fu Rettore del Santuario della Madonna della Stella, ed anche famoso esorcista, prese il suo posto fino al momento del tragico incidente occorso il 17 febbraio 1985, che lo rese invalido fino al momento della morte, il Venerdì Santo del 2002. Per parlarne era presente don Armando Nolli, direttore di Cuore Amico che ha ricordato che “don Mario era un vulcano per la Chiesa bresciana: nel ’53 diresse anche La Voce del Popolo (durante il suo mandato riuscì ad attrarre ben 50 mila abbonati) fino al 1961. San Viglio

GIUSEPPE BELLERI 19 mar 2023 14:07