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di REDAZIONE 30 dic 2019 14:53

Caritas Italiana: bilancio 2019

Mettere insieme carità e cultura è stato l’obiettivo che Caritas italiana ha scelto per il 2019 e a cui ha dedicato il 41° Convegno nazionale delle Caritas diocesane (25-28 marzo)

Collocato nell’anno che ha visto Matera capitale europea della cultura, il Convegno nazionale delle Caitas diocesane è stato un momento di confronto fondamentale per dare – o restituire – speranza alle nostre comunità riscoprendo la dimensione “educante”, con un rinnovato investimento nella formazione e sulla cultura. A fine 2019 Caritas traccia un bilancio dell’impegno dell’anno. A partire da quello con le Caritas diocesane accanto alle popolazioni colpite da calamità naturali o nei progetti di ricostruzione post-sisma in Lazio, Marche, Abruzzo ed Umbria. Il 2019 ha visto però anche un’azione quotidiana delle oltre 200 Caritas diocesane in tutta Italia, documentata nel “Flash Report sulla povertà ed esclusione sociale 2019”. A giugno si è svolto l’Incontro nazionale dei Centri di ascolto delle Caritas diocesane (3.364) dove è stato presentato il nuovo vademecum di indirizzo. E ancora: il lavoro di rete con l’Alleanza contro la povertà e il Forum disuguaglianze e diversità con la firma di due importanti protocolli di intesa. Sul fronte immigrazione, rinnovato l’accordo con il Governo sui “Corridoi umanitari” per l’arrivo in due anni di 600 richiedenti asilo da Etiopia, Niger e Giordania per i quali è prevista un’accoglienza in parrocchie, strutture e comunità diocesane, famiglie. Da segnalare anche il protocollo firmato con l’Ispettorato del lavoro sullo sfruttamento lavorativo e caporalato e i 1.194 volontari coinvolti nel servizio civile.

Diversi, in ambito europeo ed internazionale, i microprogetti di sviluppo avviati. Inoltre, Caritas italiana è in prima fila con Caritas Internationalis nei terremoti nello Sri Lanka e nelle Filippine, nella crisi umanitaria in Libia, che ha colpito Mozambico, Zimbabwe e Malawi e nell’uragano che si è abbattuto sulle Bahamas, nel sisma in Albania e nelle alluvioni nel Corno d’Africa. Un’attenzione specifica con la campagna “Amata e martoriata” è stata dedicata alla tragedia che da ormai 9 anni vive la popolazione siriana. Alla presidenza ad interim di mons. Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto, è seguita la nomina dell’attuale presidente mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia. L’anno si chiude con la 52ª Marcia della pace che si svolge il 31 dicembre a Cagliari, che ha per tema il Messaggio di Papa Francesco per la 53ª Giornata mondiale della pace del 1° gennaio 2020 “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”.

REDAZIONE 30 dic 2019 14:53