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Roma
di ANDREA DOTTI 03 mag 2019 16:31

Il pensiero di Teresio Olivelli

Mons. Paolo Rizzi presenta nel suo Epistolario il pensiero del Beato Teresio Olivelli, giovane cristiano che ha compiuto solidi passi come testimone di fede per gli altri

Al beato Teresio Olivelli spesso è data attenzione in particolare per il suo martirio. Questo testimone della vita cristiana, noto per la preghiera del ribelle e per la conclusione della sua vita, quando, mentre faceva da scudo con il suo corpo emaciato e piagato ad un giovane ucraino percosso ingiustamente, il capoblocco irritato gli sferrò un violento calcio al ventre e bastonate e giunto nell’infermeria del campo di Hersbruck, rimase lucido e orante fino all’ultimo morendo il 17 gennaio 1945, a 29 anni.

Ma noi sappiamo che sebbene il martirio possa essere la prospettiva per qualsiasi cristiano, l’eroicità delle virtù non compare in maniera casuale nel panorama umano neppure certamente in tempi in cui libertà, giustizia e fede sono minacciati dalla violenza e dalla sopraffazione. L'epistolario a cura di Paolo Rizzi (Beato Teresio Olivelli. Epistolario, antologia di lettere e scritti vari, Cittadella 2019) ci dà modo di conoscere il pensiero forte e preparato in questo giovane cristiano che, nella partecipazione alla vita dell'associazionismo cattolico e nelle amicizie più semplici, ha compiuto solidi passi per la propria vita di fede e come testimone per gli altri. All’amico Grimaldi nel 1937 scrive: “tu dici: io non sento Dio ne posso fare a meno. Ma Dio non è una nostra creazione, un'astrazione di tutte le perfezioni, una proiezione al di fuori del contenuto Divino che è in noi; Dio non è solo un’aspirazione dell'anima, ma una realtà al di là dell'anima e che l’attrae: non perché gli uomini credono in Dio, Dio è, ma perché egli è perciò lo crede e lo prega colui che accede alla verità”. (p. 60)

Questo desiderio di accesso alla verità in Teresio significava camminare dentro il buio delle mistiche totalitaristiche tenendo tra le mani la lampada sicura della propria fede illuminata dalla conoscenza della parola di Dio e da una teologia forte fondata anche sulle tante positive relazioni costruite con educatori e pastori del suo tempo. Il lavoro di raccolta fatto da Rizzi ci permette di entrare in dialogo in ascolto del pensiero di questo giovane non facilmente inquadrabile nelle categorie politiche dei suoi contemporanei perché profondamente animato da un desiderio di giustizia non basata sull'aritmetica politica, ma sulla novità evangelica. Oltre alle più di 130 lettere ordinate dal periodo degli studi universitari fino agli ultimi biglietti dalla prigionia, il testo è corredato da testi di spiritualità e sociali in cui Olivelli, in un'età che noi definiremmo oggi molto giovane, esprime una profonda maturità cristiana capace di guardare con lucidità il proprio tempo e scegliere la via del protagonismo anche nel rischio che la propria esposizione lo porti al incorre nella persecuzione. Sta davanti a noi il giovane Teresio esempio di come anche l'età giovanile possa diventare luogo della profonda ed eroica maturazione cristiana che chiama, ieri come oggi, ad un protagonismo anche a rischio di imbattersi i nemici della verità e della libertà umana guadagnata da Cristo.

ANDREA DOTTI 03 mag 2019 16:31