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Roma
di CLAUDIO FIORINI 25 giu 2018 11:07

La missione del Voica

Il bresciano Mons. Vincenzo Zani ha affidato il mandato missionario a 46 volontari che, in agosto, saranno in tutto il mondo con l'obiettivo di fare del bene e proporre l'incontro con il messaggio di Cristo

Si è concluso a Roma il cammino di formazione per i volontari che hanno deciso di partire con l’Associazione Voica (volontariato internazionale canossiano) per un progetto missionario nel mese di agosto 2018. Gioia, emozione, impegno, coraggio, voglia di fare hanno caratterizzato la 3 giorni conclusasi con il mandato missionario affidato a ciascuno dalle mani di Mons. Vincenzo Zani, bresciano, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica Internazionale.

La missione non è solo una questione di territori geografici, ma di popoli, di culture e di singole persone, proprio perché i “confini" della fede non attraversano solo luoghi e tradizioni umane, ma il cuore di ciascun uomo e di ciascuna donna. Tutti noi siamo interpellati e invitati a fare proprio il mandato affidato da Gesù agli Apostoli di essere suoi «testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra», non come un aspetto secondario della vita cristiana, ma come un aspetto essenziale: tutti siamo inviati sulle strade del mondo per camminare con i fratelli, testimoniando la nostra fede in Cristo e facendoci annunciatori del suo Vangelo, del suo messaggio di amore e carità.

Dobbiamo avere sempre il coraggio e la gioia di proporre, con rispetto, l'incontro con Cristo, di farci portatori del suo messaggio, Gesù è venuto in mezzo a noi per indicare la via della salvezza, ed ha affidato a noi la missione di farla conoscere a tutti, è importante non dimenticare mai un principio fondamentale per ogni testimone dell’amore: non si può annunciare Cristo senza la Chiesa. Annunciare con la vita il Vangelo di Cristo non è mai un atto isolato, individuale, privato, ma sempre ecclesiale. Paolo VI scriveva che «quando il più sconosciuto predicatore, missionario, catechista o Pastore, annuncia il Vangelo, raduna la comunità, trasmette la fede, anche se è solo, compie un atto di Chiesa». E questo dà forza ad ogni uomo di buona volontà, e fa sentire che non è mai solo, ma parte di un unico Corpo animato dallo Spirito Santo.

Così sia l’andare per le missioni canossiane. Non un andare a nome mio, ma a nome del Voica, per il Voica, con la Chiesa. Ogni singolo volontario si prenda questa responsabilità e impegno: “io sono mandato”!

Adesso, poco più di un mese separa i 46 volontari dal volo verso il Togo, Uganda, Malawi, Tanzania, India e Brasile.

E’ una gioia immensa vedere che molti giovani hanno il coraggio di donare un poco del loro tempo, della loro vita per una esperienza così totalizzante e indimenticabile.

E noi li accompagneremo con il nostro pensiero e la nostra preghiera perché ogni attimo della loro missione si radichi nel loro cuore e, tornando, sentano quella positiva nostalgia che permette di affrontare il futuro con rinnovato entusiasmo.

Sia questo esempio di stimolo ad altri, numerosi giovani. Per ogni informazione www.voica.org.


CLAUDIO FIORINI 25 giu 2018 11:07