Nel popolo Shuar suor Troncatti è viva
Nella mattinata del 15 ottobre 2025, il Sig. Juwa Juank Kankua Bosco, miracolato per intercessione di Suor Maria Troncatti, è giunto dall’Ecuador a Roma, nella Casa Generalizia dell’Istituto FMA, per assistere alla Canonizzazione di Suor Maria, il 19 ottobre in Piazza San Pietro, e alle celebrazioni che accompagnano l’evento. Insieme a lui hanno viaggiato la moglie Natalina, il figlio, la cognata che aveva collocato sul letto dell’infermo l’immaginetta di Suor Troncatti, il cognato e alcune Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria Sacro Cuore (ECU) – tra cui l’Ispettrice, suor Lupe Erazo, suor Cruz María Piña Peláez, l’Ispettrice precedente che ha seguito il caso, fornendo gli aiuti necessari, e suor Elena Tinitana, membro del Tribunale canonico che ha seguito il processo di Canonizzazione – accolti con gioia da Madre Chiara Cazzuola e dalle Consigliere generali, dalla Direttrice, dalla Vicaria e da diverse Fma della Comunità di Casa Generalizia. Grande commozione ha suscitato la sosta in preghiera nella Cappella, dinanzi alla reliquia di Suor Maria Troncatti, alla quale il Sig. Juwa si è rivolto con affetto filiale: “Madrecita, Madrecita! Llegué!”. Madrecita, Madrecita, sono arrivato!
I famigliari e alle suore hanno poi rivolto alcune intenzioni di preghiera e intonato un canto nella lingua nativa. Originario della provincia di Morona Santiago, Juwa appartiene proprio alla popolazione Shuar, con la quale lavorava Suor Maria, che ha dato la vita per la riconciliazione tra coloni e Shuar. Il 2 febbraio 2015, mentre affilava attrezzi nella foresta amazzonica, è stato colpito violentemente sul lato destro del cranio da un grosso frammento di pietra, che ha causato una profonda frattura con fuoriuscita di materia cerebrale. I suoi familiari e la comunità della missione, nonostante la situazione apparentemente disperata, lo hanno subito affidato all’intercessione della missionaria, già Beata. Tra la fine di marzo e l’inizio di aprile 2015 è avvenuto il miracolo che ha aperto la strada alla sua Canonizzazione. Lui stesso racconta la sua miracolosa guarigione in una video intervista, sul Canale YouTube dell’Istituto e in un’intervista pubblicata sull’ultimo numero della rivista Da Mihi Animas, riconoscendo che non è soltanto fisica, ma anche spirituale e che ora “Tutta la mia famiglia è felice, e così felice voglio morire”. Afferma inoltre che il suo non è l’unico miracolo avvenuto per intercessione di Suor Maria e che “nel popolo Shuar, Suor Maria Troncatti è davvero viva”. Nei prossimi giorni, insieme alla sua famiglia e alle suore, il Sig. Juwa vivrà da protagonista questo grande evento di Chiesa e di Famiglia Salesiana, portando, insieme alla sua testimonianza, le intenzioni di preghiera di un’intera popolazione.