lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Roma
di ELISA PELLEGRINELLI 11 apr 2019 10:31

Tuttixtutti: concorso per le parrocchie

Ascolta

Il concorso "Tuttixtutti" premia i progetti di solidarietà delle parrocchie italiane con premi fino ai 15mila euro. Le iscrizioni sono aperte fino al 31 maggio e la pubblicazione della lista dei vincitori è prevista per il 30 giugno

Tuttixtutti, il concorso dove "chi partecipa fa vincere anche gli altri". 

Tuttixtutti è un concorso indirizzato alle parrocchie italiane che premia i migliori progetti di solidarietà, donando i fondi necessari per realizzarli. In palio ci sono dieci premi, che ammontano fino a 15mila euro e che vengono elargiti alle parrocchie i cui progetti vengono ritenuti importanti per la valorizzazione, il recupero e l’aiuto delle comunità coinvolte.

Per poter partecipare al concorso è necessario iscrivere la propria parrocchia sul sito, inserendo il proprio progetto di solidarietà entro il 31 maggio 2019. Può trattarsi di un progetto d’aiuto ai giovani disoccupati, un doposcuola di qualità per bambini, una mensa per senza fissa dimora o una casa accoglienza. Il passo successivo è quello di organizzare un incontro formativo sul sostegno economico alla Chiesa cattolica. L’incontro può essere realizzato ex-novo con il sostegno del Servizio per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica; oppure, nel caso in cui la parrocchia abbia già realizzato un incontro formativo, è necessario che questo venga svolto tra il 1 giugno 2018 ed il 31 maggio 2019. I premi in palio sono dieci e la pubblicazione della lista dei vincitori è prevista per il 30 giugno 2019. Al momento si sono iscritte al concorso 203 parrocchie sparse per tutta Italia.

L’impatto del concorso Tuttixtutti sulla vita delle parrocchie e delle diocesi coinvolte è di grande rilievo. La “Fondazione della Carità” dell’Arcidiocesi di Lecce, che ha vinto il primo premio dell’Edizione 2017, è una realtà che si occupa del recupero e del reinserimento sociale degli individui attraverso il lavoro nei campi e la vita in campagna. Simona Abate, la coordinatrice del progetto, sostiene che “il contatto con queste persone ci ha fatto intercettare un’esigenza, quella cioè di non interessarci soltanto della sussistenza fisica della persona, ma proprio di prendere in carico la persona nella sua totalità. Quindi accompagnare la persona e portarla ad una inclusione efficace”. Tante le realtà che hanno partecipato al concorso, compresa la “Casa della Misericordia” di Roma, dove don Luca Centurioni si occupa di offrire un aiuto a persone con diversi disagi socio-economici, con l’aiuto di circa centocinquanta volontari del quartiere romano di Casalino.


ELISA PELLEGRINELLI 11 apr 2019 10:31