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Roma
di REDAZIONE 03 feb 2021 07:58

Mattarella: non resta che Draghi

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Dopo il fallimento del mandato esplorativo affidato al presidente della Camera Fico, il capo dello Stato indica quale via per portare il Paese fuori dalla crisi quella di un esecutivo di alto profilo. Alle 12 salirà al Quirinale l'ex presidente della Bce. Le reazioni della politica

Toccherà a Mario Draghi tentare di portare il Paese fuori dall’impasse in cui è stato infilato da una crisi di governo che in tanti, ancora, faticano a comprendere. Dopo avere registrato il fallimento del mandato esplorativo conferito al presidente della Camera Fico per sondare la disponibilità delle forze politiche che sostenevano sino a qualche settimana fa il governo Conte a dare vita a un nuovo esecutivo (“Allo stato attuale permangono distanze alla luce della quali non ho registrato unanime disponibilità per dare vita alla maggioranza” l’amara confessione della terza carica dello Stato), il presidente della Repubblica Mattarella, in diretta, televisiva, ha messo il Paese davanti a un’alternativa secca: o il ritorno alle elezioni o il tentativo di dare vita a un esecutivo di alto profilo. Nel suo articolato discorso il capo dello Stato ha spiegato le ragioni che rendono rischioso, in questo momento, il ritorno alle urne,esercizio di democrazia”.

Al di là degli aspetti sanitarie ed epidemiologici che rendono ancora oggi preoccupante la situazione nel Paese, Mattarella ha spiegato con lucidità che con un momento di grande difficoltà economica che rischia di portare con se anche pesanti conseguenze sociali, l’Italia non può permettersi ne i tempi lunghi della campagna elettorale e dell’avvio di una nuova legislatura, ne un governo costretto a lavorare a scartamento ridotto con un Recovery Fund ancora da scrivere, da consegnare all’Europa per l’approvazione e da avviare per rimettere in moto in Paese.

Di qui l’invito rivolto a tutte le forze politico protagoniste dirette e indirette del fallimento delle ultime ore. Avverto pertanto il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento – sono state le parole che hanno chiuso la comunicazione di Mattarella - perché conferiscano la fiducia a un governo di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica“.

Qualche minuto più tardi la diffusione del comunicato stampa in cui il Quirinale annunciava la convocazione per le 12 di oggi dell’ex presidente della Banca centrale europea Mario Draghi.

Tra i primi a commentare la decisione del capo dello Stato Matteo Salvini che citando in un tweet l’articolo 1 della Costituzione “La sovranita` appartiene al popolo…” ha espresso la preferenza della Lega per il ritorno alle urne. Opzione gradita anche da Fratelli d’Italia che con Giorgia Meloni ha dichiarato che anche dai banchi dell’opposizione non farà mancare al Paese un apporto dettato dal senso di responsabilità.

Pieno gradimento per la scelta di affidare a Draghi in tentativo di creare un esecutivo di alto profilo è stato espresso da Italia Viva. Anche il Pd si è dichiarato disposto a sostenere la scelta operata da Mattarella.

Chiusura a un governo non politico è state espressa invece da Vito Crimi del Movimento 5 Stelle. Possibiista, anche se manca ancora una dichiarazione ufficlale, Forza Italia.

REDAZIONE 03 feb 2021 07:58

Un Commento

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gabriele

Visti caduti sempre nel vuoto gli innumerevoli appelli ai politici, anche recenti, di fare un passo indietro dalle posizioni personali e di Partito ritrovando la concordia per il bene del Paese, bene ha fatto il Presidente Mattarella a prendere in mano la situazione e ad assumersi quelle responsabilità delle quali i politici non hanno voluto farsi carico, dando l’incarico non più ad un politico ma ad un tecnico prestigioso quale Mario Draghi, il quale certamente è uomo che l’Europa ci invidia, essendo stato per tanti anni, oltre che Governatore di Bankitalia, anche Governatore della stessa BCE. In lui vengono ora riposte le speranze del Paese. Forza SuperMario, e grazie se vorrà accettare il gravoso incarico di formare il nuovo Governo, non per Sue ambizioni personali, ma per il bene del Paese.