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di PATRIZIA CAIFFA 28 lug 2021 10:40

Coldiretti, il cibo rappresenta il 25% del Pil

Con l’emergenza Covid il cibo è diventato la prima ricchezza dell’Italia per un valore pari al 25% del Pil con 538 miliardi di euro lungo l’intera filiera agroalimentare dal campo alla tavola e ben 4 milioni di lavoratori impegnati in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Lo ha reso noto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel suo intervento al pre-vertice delle Nazioni Unite nella sessione dedicata a “From the G20 Matera declaration to the Food systems summit: A framework for emerging coalitions of action”.

“Si tratta – sottolinea la Coldiretti – del riconoscimento del ruolo svolto dalla Coldiretti a livello nazionale ed internazionale nella promozione di un modello di agricoltura attento all’innovazione basato su sviluppo sostenibile, difesa dell’ambiente, della salute e dei diritti sociali con la valorizzazione del rapporto con i territori e delle produzioni locali. Un impegno che ha portato l’Italia ad essere leader mondiale nella tutela della biodiversità, nella sicurezza alimentare e nelle produzioni di qualità che sono anche le più contraffatte al mondo con un valore dei falsi che nel 2020 ha superato i 100 miliardi di euro”. L’agroalimentare Made in Italy, anche nella pandemia, “ha dimostrato la capacità di guardare al futuro – ha spiegato Prandini -. Dalla transizione ecologica a quella digitale, siamo consapevoli del ruolo e della responsabilità che ogni agricoltore nel mondo ha davanti a sé”. “Siamo produttori di vita – ha sottolineato – e dal nostro impegno dipende in particolare la lotta alla fame e il contrasto alla povertà, che troppo spesso vedono proprio donne e uomini del mondo agricolo soffrire più di altri. Solo se insieme lavoreremo per difendere il reddito degli agricoltori ad ogni latitudine, potremo pensare di spezzare le catene della povertà”.

PATRIZIA CAIFFA 28 lug 2021 10:40