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Brescia
di L. ZANARDINI 24 lug 2015 00:00

Le aziende aprono le porte agli studenti per trasmettere la passione di fare impresa

Tornano a novembre le due giornate pensate dal Comitato Piccola Industria dell'Aib per mettere in comunicazione le imprese e le scuole. Ne parliamo con Rossella Zobbio, coordinatore marketing della Franchi and Kim Industrie Vernici, una delle aziende coinvolte dall'iniziativa

Lanciata per la prima volta nel 2010, torna per la sesta edizione la giornata delle piccole e medie imprese, noto anche come Pmiday. Solo lo scorso anno nel Bresciano sono state coinvolte 39 scuole secondarie di primo e secondo grado della città e della provincia. Complessivamente più di 5000 studenti sono entrati nelle aziende bresciane. Fra le 65 aziende coinvolte, c’è anche la Franchi and Kim Industrie Vernici di Castenedolo che rinnova l’invito a partecipare alla sesta giornata in programma il 13 e il 14 novembre 2015. Il Pmi Day è per gli imprenditori l’occasione ideale per trasmettere ai giovani e alla società civile l’orgoglio e la passione di fare impresa. Rossella Zobbio, coordinatore marketing della Franchi and Kim Industrie Vernici, una delle aziende che ha sposato fin da subito la giornata delle piccole e medie imprese sviluppata dal Comitato Piccola Industria dell’Aib, promuove il format.

L’iniziativa, partita un po’ in sordina in termini numerici nel 2010 (957 studenti e 21 istituti coinvolti), oggi riscuote sempre più successo. Le aziende hanno compreso bene la formula così come le scuole hanno colto l’opportunità della proposta. E’ d’accordo?

Quando è partita nel 2010 erano 12 le aziende che partecipavano. L’anno scorso eravamo già in 65, ma l’obiettivo per l’anno prossimo è raggiungere le 100 aziende e aumentare anche il numero degli Istituti coinvolti, cercando di far partecipare non solo gli Istituti tecnici ma anche le scuole medie: i ragazzi si trovano, infatti, a dover scegliere spesso un po’ alla cieca il loro futuro; approcciare direttamente il mondo del lavoro piuttosto che un’azienda, può aiutarli a chiarirsi le idee.

Da più parti si rilancia spesso l’invito alla formazione professionale, che in passato ha rappresentato una risorsa preziosa per il nostro territorio. Purtroppo, oggi, mi corregga se sbaglio, alle aziende succede anche di far fatica a trovare il profilo giusto da inserire, perché manca un collegamento diretto con il mondo scolastico…

Sì, è vero. Abbiamo bisogno di tecnici e di persone che hanno voglia di impegnarsi e di essere curiose. La speranza è di trovare in questi ragazzi dei futuri collaboratori. Non abbiamo trovato dei ragazzi svogliati, ma sempre attenti. E questo ci rende orgogliosi e un po’ ci emoziona perché altre persone percepiscono che se c’è passione e impegno si è più felici.

Nel vostro specifico, cosa significa aprire le porte agli studenti e ai professori? Cosa fanno gli studenti in queste due giornate?

Cerchiamo di preparare bene questo evento per trasmettere loro quanto impegno, lavoro, professionalità e passione c’è nel fare impresa. Dopo un’introduzione del nostro presidente, un professore della scuola interna del colore fa una breve introduzione sulla storia del colore; poi facciamo vedere come si legge un colore, come lo si produce e come lo si applica. Li accompagniamo passo dopo passo nel mondo del colore, nel mondo della Franchi and Kim Industrie Vernici.
L. ZANARDINI 24 lug 2015 00:00