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Brescia
di M.VENTURELLI 30 giu 2015 00:00

Massetti: per la ripresa dare credito alle pmi

Questo l'invito generale che il presidente di Confartigianato ha lanciato nel corso dell'assemblea generale della sigla di via Orzinuovi

I segnali di ripresa ci sono e, al di là di contesti socio-economici che fanno facendosi un po' meno difficili che in passato, sono frutto della caparbietà e della tenacia con cui, anche a Brescia, il mondo dell'artigianato e delle pmi ha saputo fare fronte contro una crisi senza fine. Ma questi segnali di ripresa devono essere prima di tutto compresi e poi sostenuti.

È questo il messaggio lanciato ieri sera da Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia, nel corso dell'assemblea annuale dell'associazione che, con i suoi 13.500 iscritti, è la più rappresentativa del mondo produttivo locale.

Dare credito alle pmi è stato il "grido di battaglia" di Massetti, un grido di battaglia che il presidente di Confartigianato ha fatto suo da anni. Ed è un grido non più e non solo indirizzato al mondo delle banche, le prime con difficoltà di accesso al credito sempre più alte, a mettere in difficoltà le piccole e piccolissime imprese artigiane che anche in questi anni difficili hanno continuato a essere la spina dorsale del sistema produttivo locale e nazionale.

Massetti ha indirizzato il suo invito all'apertura di credito anche al mondo delle istituzioni, a quello della politica, invitandoli a porre la dovuta attenzione al sistema delle pmi, perché meglio di quello delle grandi imprese, che invece "flirta" con il governo come se fosse l'unico interlocutore autorevole, è riuscito in questi anni a reggere il peso della crisi e a dare quelle risposte che la ripresa economica esige.

Massetti, tanto esplicito nel chiedere al mondo del credito e a quello della politica un cambio di passo, ha indirizzato la stessa determinazione anche agli artigiani. In quella che ha definito la terza rivoluzione industriale, Massetti ha chiesto ai suoi associati uno sforzo per diventare artigiani capaci di leggere le sfide del futuro, senza farsi anticipare da queste. "Vogliano - ha dichiarato - rappresentare quelli che si distinguono per il valore del loro lavoro, non per la forma o la dimensione dell'azienda".
M.VENTURELLI 30 giu 2015 00:00