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S.Eufemia
di CELSO VASSALINI 13 lug 2017 18:39

A proposito del defibrillatore

L’analogia tra l’orologio e il cuore, ovvero tra “prevenzione”, tempo, cuore e cultura

Defibrillatore e il Tempo. L’analogia tra l’orologio e il cuore, ovvero tra “prevenzione”, tempo, cuore e cultura. Sabato sera, durante la finale del torneo notturno di Porzano di Leno, in provincia di Brescia. Paolo Zanini, 13enne calciatore del Real Leno, si accascia a terra: è in arresto cardiaco. A salvargli la vita sono stati degli angeli … I bambini e i ragazzi vengono scarrozzati avanti e indietro per allenamenti e gare, un continuo fare e disfare sacche, lavatrici e ferro da stiro in perenne movimento, per non parlare delle imbarazzanti domande che vostro figlio ogni tanto vi pone, dei rapporti non sempre idilliaci con gli altri genitori, dell’allenatore che lo fa giocare troppo poco o dell’arbitro che sembra ce l’abbia solo con lui.Situazioni che bene o male coinvolgono tutte le famiglie che hanno deciso di fare praticare un po’ di sport al loro amato virgulto/a, ma che non tutte vivono in maniera serena e costruttiva. Capita, però, e allora occorre guardare più lontano. Per esempio, già ai primi anni nei Settori Giovanili si tenta di proporre gli schemi del gioco adulto e il gesto tecnico perfetto, in pratica la specializzazione. Pensiamoci. Ha senso voler far eseguire un gesto impossibile, ovviamente quello del campione, a un bambino che ha il suo orologio che non sopporta ritmi tecnici, mentali e fisici?I bambini si affrontano in una gara per volta e, qualsiasi sia il risultato finale, la terminano per cominciarne un’altra, senza mai perdere la loro serenità e la piena consapevolezza dei loro limiti, due qualità che spesso i genitori invece non posseggono, quella cultura preventiva e l’ascolto del piccolo o grande orologio in tutti noi. Non c’è organo del corpo umano che abbia più affinità del cuore con gli orologi. La precisione e la ritmicità del battito cardiaco fanno sì che tutto il corpo si muova al giusto tempo. Così come esistono orologi che sono in anticipo o in ritardo rispetto all’orario esatto, così ci sono cuori che sono più lenti o più rapidi di quello che dovrebbero, rendendo il cuore “a-ritmico”…

Non parliamo del fatto che un cuore sano, ben fatto, potrebbe possedere numerose complicazioni: la possibilità di adattare il suo ritmo ad eventi esterni è forse quella più evidente, ma una delle più utili, è quella che se per qualche motivo si danneggia il motore. Senza la presenza di questi tre Angeli e l’intervento di Antonio Politi (medico di Leno presente in platea che sapientemente ha coordinato i soccorsi), Carlo Bignetti e Sara Giovanardi anchessi casualmente in platea (infermieri che hanno praticato il massaggio mantenendo in vita il muscolo cardiaco del 13enne) il ragazzo non sarebbe sopravvissuto. Dunque, se responsabili di un centro sportivo oratoriale e non, allenatori non potrete non amare gli orologi, e se amanti degli orologi, ricordatevi di tener bene il più bello che avete in affido, in dote, e tenete da conto il vostro tempo e il suo artefice, perché “il tempo non è moneta, ma è quasi tutto il resto” sono il patrimonio umano delle nostre Comunità e cultura della prevenzione per il nostro patrimonio umano. Più volte tutto lo staff di professionisti/e di AiFOS, si adoperano nel comunicare ai Sindaci, ai Direttori Didattici ai volontari delle varie associazioni sportive: «L'avvicinamento del Network AiFOS al mondo giovanile, culturale e sportivo in particolare vuole essere un coaching mediante il quale accrescere nei ragazzi i livelli di consapevolezza e percezione del rischio, ed offrire degli strumenti di base per minimizzare i pericoli che incontreranno negli ambienti di vita e durante la loro attività sportiva. La nostra presenza sui social network è la testimonianza dell’impegno di tutto il corpus associativo nel diffondere i principi etici e deontologici verso la società civile. Promuovere una cultura della prevenzione, formare, informare e motivare tutti i Cittadini/e ad essere un cittadino/a più consapevole e specializzato e avviare un processo che porti il ad acquisire un ruolo attivo nella cultura della prevenzione. UNIRE essere UNICI obiettivi principali per una comunità. Guardo l’orologio indispettito, sbuffo, i Sindaci sono in ritardo per una cultura delle loro comunità della prevenzione allora? Siamo gli unici esseri viventi che “spaccare il secondo” sia una dote, siamo fisiologicamente umani o al posto del cuore abbiamo il tic-tac dell’orologio che ci fa essere sempre cosi rigorosamente puntuali al tic-tac che si ferma? Cari Sindaci, non vi è solo l’orologio del campanile di storica cultura della prevenzione dello spirito! Nelle manifestazioni affollate, in caso di necessità è fondamentale intervenire in tempi brevissimi; laddove ci sono i defibrillatori la percentuale di sopravvivenza aumenta in maniera considerevole. In numerosi casi, inoltre, la presenza dei defibrillatori semiautomatici esterni è obbligatoria. Grazie tic, grazie tac. Senza la presenza di questi tre Angeli e l’intervento di Antonio Politi (medico di Leno che ha coordinato i soccorsi), Carlo Bignetti e Sara Giovanardi (infermieri che hanno praticato il massaggio mantenendo in vita il muscolo cardiaco del 13enne l’epilogo sarebbe stato ben diverso…). 

CELSO VASSALINI 13 lug 2017 18:39