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di MICHELE BRESCIANINI 24 dic 2020 16:48

Caro Babbo Natale, ti chiedo un dono

Caro Babbo Natale,

quest’anno voglio scriverti anch’io una lettera perché devo chiederti un bel regalo. Dovrò farti lavorare molto, ma so che tu sei instancabile.

Come sai, sono il papà di Matteo, un ragazzo con autismo che sta frequentando la terza media. In questi mesi io e mia moglie ci siamo avventurati nella ricerca della scuola superiore adatta a nostro figlio, e abbiamo incontrato i referenti di sostegno di diverse scuole.

Abbiamo incontrato tante persone appassionate, professionali, con tanta voglia di andare al di là del proprio pezzo, per costruire percorsi personalizzati pensati per ragazzi con disabilità; persone interessate a conoscere Matteo e a lavorare alcuni anni per costruire insieme a lui e a noi il suo progetto di vita; persone disponibili a continuare ad imparare dando tempo alla formazione, al dialogo con i genitori e con tutti i professionisti sul campo; tutti loro, però, realisticamente ci hanno messo di fronte ad un disastroso dato di realtà: gli insegnanti di sostegno di ruolo in tutte le scuole sono meno della metà di quelli che dovrebbero essere.

E così per i primi mesi dell’anno scolastico, e parliamo addirittura di due o tre mesi, non ci sono ancora gli insegnanti di sostegno necessari, si rischia di dovere attendere la fine di novembre per avere tutto il corpo docente inserito. Puoi capire quali possano essere le conseguenze disastrose: insegnanti che devono farsi in quattro (o forse anche di più) per poter coprire tutte le ore scolastiche, genitori che non sanno con chi starà

il loro figlio e devono quotidianamente riorganizzarsi perché forse dovrà uscire prima o non potrà andare a scuola di sabato perché non c’è l’insegnante di sostegno, e un figlio che non saprà con chi starà in quella settimana, quale sarà il suo orario scolastico.

E poi quando arriveranno tutti gli insegnanti di sostegno e l’orario sarà quindi definitivo si procederà regolarmente per alcuni mesi, ma sapendo che la metà di loro l’anno prossimo non ci sarà più e sarà quindi molto probabile la necessità di ripartire da capo.

Caro Babbo Natale, devo chiederti quindi, di parlare con la Ministra Azzolina e con tutta la dirigenza del Ministero dell’Istruzione per convincerli a spendere qualche risorsa in meno per l’acquisto di nuovi banchi e di altre voci non necessarie, devi convincere tutti a investire in risorse umane e ad inventare nuove soluzioni, magari assumendo anche più educatori e non solo insegnanti…

Caro Babbo Natale, so che delle soluzioni ci possono essere e che tu ce la puoi fare…ti auguro quindi un buon lavoro!

MICHELE BRESCIANINI 24 dic 2020 16:48