Debellare la lebbra
Ho letto con molto piacere nell'ultimo numero di Voce il suo elzeviro su Raoul Follereau e sulla giornata mondiale per la lebbra.
Nei suoi soggiorni a Gardone Riviera, dove mio padre lavorava presso la Banca S. Paolo, i due ebbero modo di incontrarsi più volte e ne nacque una amicizia e stima reciproca. In una certa occasione ebbi l'opportunità di incontrarlo e rimasi molto colpito dalla sua forte personalità.
Egli ebbe a confermare, come peraltro aveva già fatto in modo pubblico, che se le due superpotenze, gli USA e l'URSS, gli avessero regalato ciascuna un aereo militare egli avrebbe debellato la lebbra in tutto il mondo.
Noi sappiamo che in Occidente la malattia è scomparsa ma non così nel Terzo Mondo.
Ora apprendo che sono tre i Paesi in cui è maggiormente presente: India, Brasile e Indonesia.
E' giusto che l'Occidente continui ad aiutare queste popolazioni per debellare la malattia attraverso Aifo. Ora però mi chiedo : perché non far giungere ai Governanti di questi Paesi il seguente messaggio: nell'interesse delle vostre popolazioni, che vi dovrebbe stare a cuore, siate voi a regalare alla Associazione nata per diffondere il messaggio di Follerau un importo pari al costo di un aereo militare in vostro possesso e così, secondo il pensiero del filantropo, grazie agli operatori della stessa, la lebbra sparirebbe anche da queste terre.
Mi viene in mente il detto: aiutati che Dio ti aiuta.
Sarebbe anche un nobile modo per festeggiare la prossima giornata del malato fissata per l'11 febbraio, in ricordo della apparizione della Madonna a Bernardette in quel di Lourdes.
