Diabete e invalidità
Sul quotidiano Alto Adige è stata pubblicata una notizia che suggerisce ulteriori approfondimenti: due genitori hanno segnalato che alla figlia minorenne affetta da una patologia diabetica di tipo 1 è stato negato il cd. 'bonus diabetico' in quanto il nucleo familiare non risiede in provincia di Bolzano da almeno 5 anni.
Il requisito della residenza sta diventando escludente su molti aspetti del vivere in regione: la casa e la salute in primis. Ricordo che la Corte Costituzionale con Sentenza 03/01/2025 ha dichiarato illegittima la norma che richiede in Trentino il requisito dei dieci anni per accedere all'edilizia pubblica. Se l'autonomia diventa privilegio può generare discriminazioni. In tema di Sanità - peraltro qui davvero eccellente - ricordo ancora che il Presidente della Repubblica ha recentemente raccomandato uniformità di erogazione dei servizi e di trattamento sull'intero territorio nazionale. L'art. 3 della Costituzione richiama solennemente questo prevalente principio di uguaglianza e invita la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che ne impediscono l'attuazione. Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, in diritti e doveri.
Peraltro - vivendo qui da anni - noto che spesso viene usato il termine "inclusione" come valore aggiunto e dirimente della cultura locale.
All'atto pratico spesso questa parola si riduce ad un mero flatus vocis. Segnalo a questo proposito il caso di una cittadina italiana che risiede in Alto Adige da nove anni, suo padre è sepolto nel cimitero locale ma non riesce a far venire con sé la mamma invalida al 100 % che vive in Germania su una sedia a rotelle: non viene accettata in una casa di cura perchè non residente, anche se ciò impedisce paradossalmente la riunione del nucleo familiare, un valore affettivo incommensurabile e da tutelare oltre la mera burocrazia.
La domanda che sovente viene posta a chi si rivolge ad ambulatori per cure e prestazioni è : "lei dove è residente?".
A volte è imbarazzante, altre umiliante: dipende dal tono con cui viene posta, come se dovessi giustificarmi della mia "italianità".
Come se la Provincia di Bolzano non facesse parte della Repubblica Italiana. Dal trattato Gruber/Degasperi questo tema è all'odg: alcune questioni sono sfumature altre sono cardini di civiltà giuridica. Sarebbe ora che qualcuno chiarisse che la residenza è un diritto elettivo che discende da interessi personali prevalenti e soprattutto che i principi costituzionalmente garantiti non sono negoziabili per razza, censo, religione, cittadinanza. E neanche per territorialità. Come diceva quel mugnaio di Potsdam ci sarà pure un giudice a Berlino ma sicuramente ce n'è uno anche a Roma.
