Dio dispone del nostro cammino
Io, da buon cristiano, prego sempre, e, con tantissima convinzione di fede nel credo di Gesù - Uno e Trino. Prego tanto la Madonna, le anime sante del purgatorio, gli angeli, gli arcangeli, i santi. Presento le mie intenzioni all' altare ( e pure quelle dei miei amici e di coloro che a me si affidano ) durante la partecipazione alla santissima Eucaristia- fonte di vita, di consolazione, di pace e di speranza delle anime nostre. " Con l' orazione chiediamo a Dio le grazie, nella santa messa lo costringiamo a darcele"(San Filippo Neri). La Santa messa diventa il centro della vita cristiana e comunitaria, raccoglie le offerte nostre, e, distribuisce secondo le reali necessità - che solo Dio conosce nel suo Amore del mistero Trinitario per la salvezza eterna. A me è stato insegnato che la Chiesa universale mette al servizio e beneficio dei suoi figli - per i quali deve essere necessità e non obbligo - la presenza Eucaristica da parteciparsi almeno ogni domenica ed in ogni festa di precetto, stabilite dalla Chiesa. Mi diceva il mio padre spirituale padre Lorenzo Celeghin (rettore del monastero domenicano in Bologna, e, rettore del santuario Santa Maria delle Grazie in Milano) che, cosa buona sarebbe, quella di poter partecipare alla santa messa quotidiana "se" fosse possibile. Padre Lorenzo Celeghin, mi consigliava la sacra venerazione alla Madonna. Dopo la confessione, mi affidava sempre alla materna protezione della madre di Dio e madre nostra. "PADRE" Pio diceva ..." Recitate il rosario e fatelo recitare, amate la Madonna e fatela amare". Padre Pio si definiva un "rosariante". Un altro monaco domenicano di Fiesole - padre Arcangelo Dossena - dal quale appresi per un periodo( era ospite presso l'Abbazia benedettina olivetana di Rodengo Saiano), nozioni di catechesi, mi ha insegnato che, cosa molto gradita a Dio , è la recita del Santo Rosario davanti all' esposizione del Santissimo. Cosa buona è quella di confessarsi nelle condizioni di peccato mortale con l' impegno di non peccare più anche per poter accostarsi alla santa comunione. Di tanto in tanto è bene fare rinnovamento della confessione pure dei peccati leggeri o veniali. Il peccato mette inimicizia fra Dio e l' uomo e, non ci troviamo più in condizione di poter ricevere la grazia che speriamo. È pur vero che, Dio è buono e Misericordioso, quindi, elargisce i suoi doni pure quando il peccato ci copre " la LUCE": è proprio questa , opera della Provvidenza Divina. Certamente, nel momento in cui siamo a conoscenza che il sacramento della confessione è strumento di grazia e di salvezza, siamo chiamati ad accostarci ad essa. Diceva un Santo.." il penitente scopre i peccati, Dio li copre".
Nessuno può pesare il peccato, nessuno può pesare il bene che facciamo.
Il bene si può fare secondo le proprie capacità e possibilità. Le tentazioni del "cosaccio" ( così chiamava il maligno - Padre Pio) ci accompagneranno per tutta la vita : lo scoraggiamento viene dal demonio. "Rompiamo le corna al demonio con i due martelli della confessione e della comunione" diceva un Santo. La confessione sacramentale e la comunione Eucaristica, fortificano nella fede, la vita del cristiano.
La vita del cristiano, non è un accumulo di regole da seguire per ottenere la Grazia in terra o, il tesoro in Cielo, ma sicuramente abbiamo a disposizione strumenti di perfezione dell' anima che ci danno la pace del cuore e ci fanno vedere ogni cosa in profondità e nella realtà - fonte di ispirazione divina nel cammino terreno.
Preghiamo insieme alla Santa Madre Chiesa universale - come eredi e coeredi di Cristo - così da poter gioire dei suoi doni .
Restiamo in attesa e nella speranza di ottenere la desiderata grazia - se è volontà divina - quindi per il nostro vero bene e per quello dei nostri familiari. Fidiamoci di Dio, Lui fa' ogni cosa che rinfranca l'anima con la pace del cuore a sostegno del cammino terreno del suo popolo.