Giornata internazionale della nonviolenza
Il 2 ottobre 1869 nasceva a Porbandar, in India, Mohandas Karamchand Gandhi, comunemente noto come Mahatma (grande anima). La data del 2 ottobre è stata consacrata dall’ONU alla nonviolenza, per “diffondere il messaggio della nonviolenza, anche attraverso l’istruzione e la sensibilizzazione delle comunità” al fine “ di assicurare una cultura di pace, tolleranza, comprensione”. Anche dopo tanti anni il messaggio di Gandhi e di coloro che hanno seguito il suo esempio, ci parla ancora e ci sprona ad attuare il cambiamento del mondo a partire da noi stessi: “La nonviolenza è la più grande forza a disposizione dell’umanità. E’ più potente della più potente arma di distruzione che l’ingegno dell’uomo abbia mai escogitato”. Gene Sharp, studioso di Gandhi e della nonviolenza, sostiene che :”l’azione nonviolenta è una tecnica con cui le persone che rifiutano la passività e la sottomissione e che vedono la lotta come essenziale, possono condurre il loro conflitto senza violenza. L’azione nonviolenta non è un tentativo di ignorare o evitare il conflitto. E’ una risposta al problema di come agire efficacemente in politica, soprattutto come esercitare il potere in modo efficace”.
Vorremmo ricordare un altro insegnamento di Gandhi, sempre attuale:” abbiate cura dei mezzi e i fini si realizzeranno da soli” perché “ i mezzi possono essere paragonati al seme e il fine all’albero; tra i mezzi e il fine vi è lo stesso inviolabile rapporto che esiste tra il seme e l’albero”. A volte sembra che la violenza sia l’unica soluzione ai problemi che ci si pongono, a livello individuale e collettivo. Ma c’è un altro modo per cercare di risolvere i conflitti, ed è la nonviolenza attiva.
(Massimo Bracchi, Claudia Capra, Matilde Capra, Guido Cangianiello, Tiziano Di Marco, Marco Maffeis, Adriano Moratto e Alma Paghera)
