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di MAURO SCARONI E ADRIANO MORATTO 07 lug 2021 16:00

Italia ripensaci. L'appello

Gent.le Direttore,

è con amarezza e perplessità, che stiamo assistendo in questi giorni a riflessioni a dir poco spregiudicate che con semplicistici approcci anche con riferimento al Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza rilanciano la opportunità di accentuare l'intervento del nostro paese in materia di investimento nel complesso militare industriale, in altre parole nella spesa bellica. Sebbene, infatti, le norme di controllo in materia di commercio di armi introdotte dalla legge 185 del 9 luglio 1990 siano state, purtroppo, spesso aggirate per favorire comunque le transazioni armiere anche a paesi in guerra e/o che violano sistematicamente i diritti umani (giusto per citarne alcuni recentemente balzati ai disonori della cronaca- Egitto ed Arabia Saudita...) ultimamente ed in maniera estremamente cinica, adducendo l'opportunità di dare maggiore visibilità ed incidenza dell'Italia a livello internazionale, si va delineando una scuola di pensiero che intende affossare definitivamente quanto- seppur ancora timidamente, a nostro parere- disposto dalla legge 185/90 in materia di divieto di transazioni internazionali di sistemi d'arma verso paesi in conflitto e che violano i diritti umani. Perché non soffermarsi piuttosto a riflettere sulla destinazione d'uso di questi strumenti di morte?

Continuiamo a pensare che vita e diritti umani vengano prima del profitto armato. In un periodo di pandemia che ha messo in ginocchio tutto il mondo ed in particolare le popolazioni ed i ceti più poveri di ogni angolo della terra, perché finalmente invece non invertire la rotta passando da una economia di morte ad una economia di pace, di cooperazione e solidarietà? Prendendo proprio spunto dalle tante fragilità emerse ed innescando piuttosto circoli virtuosi- anche dal punto di vista economico- mirati ad investire davvero in sicurezza,sanitaria, in tutela sociale, in tutela del territorio, mettendo mano in termini seri e non demagogici alle politiche giovanili iniziando dalla scuola...

Si sta parlando di destinare " vagonate" di risorse economiche ai mercato della guerra, della morte, della sopraffazione, anziché al servizio dei cittadini, di tutti i cittadini.
Giusto per fare un paragone, (se ne potrebbero fare molti!), un F35, aereo da combattimento in grado di trasportare bombe nucleari (stoccate anche nel territorio bresciano presso la base di Ghedi), costa oltre100 mill.. Ebbene, con il costo di un solo F35 si potrebbero allestire oltre 1000 posti letto completi in reparti di terapia intensiva (e abbiamo amaramente constatato lo scorso anno quanto ce ne sarebbe stato bisogno!...). Continuiamo altrettanto amaramente a constatare,che il cinismo, la " real politik" trovano sempre più spazio e cittadinanza anche sugli organi di informazione. Vorremmo davvero che questa pandemia, almeno potesse suscitare comportamenti ed azioni positive, orientate al bene comune anziché orientate da egoismo, cinismo e prevaricazione.

Tutto ciò in concomitanza con l'anniversario (proprio oggi, 7 luglio 2017) del Trattato per la proibizione delle armi nucleari adottato dalla Conferenza ONU e per il quale molte associazioni, tra le quali la nostra, stanno continuando a fare pressione (all'interno della Campagna " Italia ripensaci") affinché anche il nostro governo aderisca.
Grazie per l'attenzione.

MAURO SCARONI E ADRIANO MORATTO 07 lug 2021 16:00