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di DONATELLA ALBINI 30 dic 2022 01:16

La catastrofe del sistema sanitario

Si può constatare quotidianamente la deriva verso la privatizzazione della sanità italiana: solo pochi dati presi da qualsiasi rivista specialistica confermano che, nonostante la pandemia e tutto ciò che ha comportato in termini di sacrifici e sforzi organizzativi, la spesa sanitaria viaggia verso il 6,1% del PIL, la più bassa tra tutti i paesi europei.

Torniamo a pensare e a scrivere di salute, di servizio sanitario nazionale, del nostro stato di salute durante un periodo di epidemia influenzale, l’ennesima emergenza sanitaria, che si abbatte su un sistema già reso fragile dall’impatto con il Covid, che speriamo non ritorni (di quali varianti si tratta, quelle che stnno colpendo la Cina? sono le nostre stesse, per cui siamo vaccinati o immunizzati o sono altre a noi sconosciute? lo capiremo con le genotipizzazioni in corso).

Dopo anni di tagli e revisioni, senza un posto fisso e prioritario nell’agenda politica di chi ci governa da molto tempo, le storie di malattia entrano in conflitto con il nostro sistema di cura: le persone diventano “malati”.

Si è creato un bisogno ed è stata proposta come soluzione “d’emergenza”, quella della libera professione profumatamente pagata, oppure offrendo del denaro ai medici già assunti; ma non è certo sacrificando il tempo, i soldi e la salute dei professionisti della salute che si può fondare un sistema pubblico che funzioni.

Tutto questo sta diventando una specie di normalità.

Il medico oggi sconta una perdita di tempo, di valore, di autonomia intellettuale, della specificità, e della insostituibilità del fare e dell’essere medico, e con il medico l’infermiere, il tecnico sanitario, tutte le professioni sanitarie: “sono parte dell’ingranaggio per produrre di più, più in fretta, prestazioni non salute”, come scrive Tiziana Sanpietro sul “Manifesto” di oggi.

Solo un'alleanza tra operatori e operatrici e cittadini e cittadine può salvare il sistema sanitario pubblico contro la sua galoppante privatizzazione dalle conseguenze deleterie in termini di giustizia sociale.

DONATELLA ALBINI 30 dic 2022 01:16