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di FEDERICO BONAFINI 05 giu 2020 16:43

La sacralità dell'Ostia

Evidenzio una personale riflessione sul metodo attuale di distribuzione della comunione attualmente imposto durante la messa. Ogni sacerdote deve munirsi di maschera, igienizzare le mani, mettersi i guanti, stare a debita distanza da chi vuole comunicarsi ; manca solo che si metta una tuta intera che lo copra completamente.

La sacralità dell'Ostia è passata in un secondo piano; l'Ostia in quel momento è il Corpo di Cristo e suo Sangue e la riceviamo per essere uniti a Lui. Perché tutto questo sistema di protezione esterna che fa sminuire la sacralità e la potenza dell'Ostia Corpo di Cristo a vantaggio della regola laicale imposta dallo stato. Ai tempi bui di pandemia quali colera, spagnola, sars ed altre gravi malattie la comunione è sempre stata data come segno di richiesta di fede e di guarigione. Quante volte durante gli anni mi è capitato nelle chiese, monasteri, santuari, di baciare crocifissi, reliquie, mettendomi in fila con ogni tipo di persona soprattutto diverse nella salute. Pazzescamente, ma è un segnale significativo, su un giornale si era proposto in tale senso perfino di cambiare parte del rito della messa a beneficio della sicurezza. Siamo sicuri che al termine della pandemia tutto ritorni come prima o ci darà la voce dei media che dirà per motivi igienici di continuare e imporre le condizioni attuali di sicurezza durante la messa? Forse il sacerdote dovrà mettersi in sicurezza anche quando dovrà dare la comunione ad un morente!

FEDERICO BONAFINI 05 giu 2020 16:43