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di LUCA POLI 13 lug 2019 09:41

I cattolici e Salvini

Sul “Giornale di Brescia” è stato recentemente pubblicato un articolo dal titolo “I voti dei cattolici a Salvini e i dilemmi di fronte al PD”: vorrei proporne anche ai nostri lettori alcuni stralci e alcune mie considerazioni che ne sono scaturite

Gent. Direttore,

sul “Giornale di Brescia” è stato recentemente pubblicato un articolo dal titolo “I voti dei cattolici a Salvini e i dilemmi di fronte al PD”: vorrei proporne anche ai nostri lettori alcuni stralci e alcune mie considerazioni che ne sono scaturite.L’autore, On. Paolo Corsini, con riferimento ai cattolici di cui sopra si domanda: “E’ il voto dei cattolici sempre più disgiunto dall’insegnamento della Chiesa ritenuto utile, sì, ma non tale da ispirare scelte politiche personali compiute “secondo coscienza” in una logica “bricolage” che nella società liquida orienta un voto pure esso liquido?”.Risposta: non si è accorto, On. Corsini, che questa stessa domanda calzerebbe a pennello, e forse anche molto meglio, se si riferisse al voto dei cattolici ai partiti dell’area progressista, ed in particolar modo al PD? Forse che, per fare solo pochi esempi, la Chiesa insegna che l’obiezione di coscienza va abolita, che la vita di un embrione, di un feto o di un Vincent Lambert sono disponibili, che l’utero in affitto è esercizio di libertà e che “love is love” è il comandamento supremo che tutti gli altri “si porta via”?

La conferma della perplessità di quanto sopra la troviamo poi nel passaggio seguente: “Il dato è impressionante per chi guarda a Papa Francesco, alla Chiesa della profezia, alle radici evangeliche, all’annuncio delle Beatitudini, alla “teologia popolare”, alle opere di generosa solidarietà, ispirate ad una cultura della prossimità e della misericordia di tante comunità cristiane. Alla presenza operosa di testimonianze riconducibili ad una pratica del dono e della gratuità”.Sinceramente, On. Corsini, su alcune o molte di queste sue analisi e accuse potrei anche essere d’accordo e sentirmene personalmente coinvolto e messo in discussione, ma non le sembra che anche quest’ultimo stesso suo selezionatissimo carrello di perle più o meno evangeliche, da tempo in offerta lancio su tutti i media mainstream, sia stato analogamente riempito “secondo coscienza” in una logica di “bricolage”?

”Più che il “dato” da lei citato è a questo punto “impressionante” l’effetto “specchio riflesso” - come direbbero i bambini – dell’articolo in oggetto, specie quando più avanti si accusa il nostro cattoleghista di “un’appartenenza selettiva che solleva riserve e rivendica parzialità rispetto alla dottrina ed al magistero”: devo ricominciare con l’obiezione di coscienza, l’aborto, l’omicidio di stato, l’utero in affitto i nuovi comandamenti ed altre verità dottrinali?Allo stesso modo è “impressionante” che, parlando infine di cosa si auspicherebbe riguardo al futuro del PD, si dia per scontata, anche se in modo più sfumato, la “comunanza di valori” con il mondo cattolico: quanti, quali?E chiudo: vogliamo parlare seriamente del voto cattolico? Mettiamo nel carrello “la dottrina” tutta, “il magistero” tutto e tutti, ma proprio tutti, i valori, le gioie e le speranze di cui il cattolicesimo è portatore.Magari anche i cosiddetti “principi non negoziabili”, quelli relegati sull’ultimo scaffale, senza promozione 3x2.O, perlomeno, evitiamo di dare autorevolezza al criterio del “questo sì, questo no” limitandoci al montanelliano “turarci il naso”.P.S. no, mi spiace, non voto Lega e nemmeno mi interessa esprimermi su Salvini: non è questo il punto.Il punto, piuttosto, è che, di questo gioco di specchi, molti cattolici anche di buona volontà proprio non se ne vogliono accorgere: è evidentemente più gratificante stare in barca con Carola, in camicia bianca, che al capezzale di Lambert e di questa nostra Europa dalle antiche e dimenticate radici.

LUCA POLI 13 lug 2019 09:41