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di CELSO VASSALINI 14 apr 2022 13:40

Pace preziosa

La Storia avanza spesso a velocità incostante, un relativo ordine può cambiare improvvisamente con conseguenze talvolta impensabili quanto drammatiche. Effetti che riecheggiano dal passato, fino ad arrivare ai nostri giorni, e nonostante il tempo, la memoria rimane viva. Il ricordo dei testimoni della fede, degli eroi e gli antagonisti di ogni periodo, si tramanda, ma la memoria degli incolpevoli, periti nel vortice degli eventi, è dimenticata. 2022, Incapaci di fermare un massacro, incapaci di pacificare le relazioni. L’umanità si è abbrutita, chi per professione o per missione rappresentante delle piccole e grandi comunità ha il compito di far riflettere, di incentivare il pensiero critico verso la soluzione di conflitti di ogni genere, chi ha il compito di proporre prospettive nuove alla organizzazione della convivenza fra i popoli e le grandi piccole nostre comunità, sembra invaso solo da smanie belligeranti.

Politici, giornalisti, scrittori, saggisti, filosofi, sembrano tutti incapaci di parlare di pace, di mettersi al servizio della pace, incapaci di dare prospettive diverse agli occhi delle persone, anzi contribuiscono a legittimare la guerra come unico strumento di giustizia. Anziché incentivare le trattative, anziché contribuire ad unire i popoli lavorano per abbattere i ponti, per creare divisioni. L’amarezza più grande verso i religiosi, eppure questi sono abituati a contemplare l’amore, la bellezza, la sapienza, i doni dello spirito, come uniche categorie capaci di sollevare le sorti del mondo, invece si sono arresi, vedo solo il germe di Caino, anziché gesti pacificatori. La sorpresa dei nuovi teologi a mano armata, non tutti fortunatamente, incapaci di spingere le persone verso un’energia divina, incapaci ormai di credere nell’efficacia dell’amore come energia rivoluzionaria. Si dicono realisti non utopisti, credono nella forza di Caino come soluzione dei conflitti, sono solo fiduciosi del potere acquisito e non della condivisione.

In questo momento hanno più fastidio culturale per gli interventi pacificatori del povero Papa Francesco che della minaccia delle armi nucleari, o delle strategie nauseabondi dei grandi sistemi economici, rapaci simili a Caino, come sempre prima e dietro ad ogni guerra e/o speculazioni. Padre perdonaci tutti perché non sappiamo quello che stiamo facendo. S.S. Caino è in molti di noi soprattutto di molti rappresentanti eletti dal popolo. Un pensiero alle tragiche circostanze, per la Santa Pasqua, vissuta dalla popolazione insita nelle Città aggredite col sangue e da una fiamma devastatrice che nonostante il tempo, non ha cancellato, quanto accadde nella seconda guerra mondiale, ancora oggi è rivissuta ogni anno dai posteri durante la celebrazione dello Spirito Santo e ci ammonisce ricordandoci di quanto sia preziosa la pace.

CELSO VASSALINI 14 apr 2022 13:40