Le Marche nel cuore
Un pensiero alle vittime e ai dispersi delle Marche. L'alluvione, con conseguenze di straordinarie esondazioni, è una tragica conseguenza degli effetti disastrosi della crisi del clima, contro cui servono azioni immediate e un’adeguata cultura della prevenzione in termini di manutenzione e gestione delle infrastrutture, la costante pulizia, e controllo dei fenomeni idrogeologici e, soprattutto informazione alle comunità, come comportarsi... Comprendendo profondamente la paura che ti avvolge e lo smarrimento che ti assale. Oltre che alla popolazione, "vicini alle istituzioni e a tutti i corpi dello stato che nelle prime ore si è concentrata in maniera particolare sul salvataggio delle persone e della messa in sicurezza dei cittadini".
Le Marche, un paesaggio che amo, dolce come la campagna toscana, con magnifiche opere d’arte, gente seria, operosa. Sono stati travolti da una tragedia eppure si sono rimboccati le maniche mentre piangono i morti. Quel che è intollerabile è lo scaricabarile delle responsabilità. I marchigiani non lo meritano, le famiglie dei morti non lo meritano.
Ricordo bene l’alluvione del 2014, Senigallia e dintorni. Il governo impegnò complessivamente e subito, fin dal 2014, 45 milioni di euro, il progetto per realizzare le opere di contenimento è del 2020, sei anni dopo, e tentenna. Ritardi dovuti anche al mancato rinnovo dell’unità di missione (Italia Sicura), in quale Commissione parlamentare si è persa. Questi i fatti, senza polemica.