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di DONATELLA ALBINI 22 mag 2023 15:59

Salviamo il Servizio sanitario nazionale

Il cuore dell’azione del comune è occuparsi di salute primaria, ovvero creare tutte le condizioni perché i cittadini e le cittadine vivano le loro esistenze in una condizione di benessere, che si tratti di progetti urbanistici, ambientali, sociali.

Ma capita che si inciampi nella malattia, che ci sia bisogno di una comunità solidale intorno, a partire dalla competenza e dalla generosità dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, dalla rete dei servizi sociosanitari consultori,cps ,rsa , sono ad arrivare alle porte d’ingresso degli ospedali , i pronto soccorso .

Ma la medicina territoriale e’ in grande sofferenza, spesso lo sfinimento e la sfiducia e la mancanza di speranza in un cambiamento travolgono chi ci lavora, così come nei pronti soccorso.

Leggere per tutto questo dell’apertura in città di un “pronto soccorso privato”, fatta salva la possibilità della libera impresa certo accreditato e autorizzato da ats, ovvero dall’agenzia regionale della salute, lascia perplessi.

Ma l’artic. 3 della costituzione, tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e l’artic. 32, a repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti, che fine hanno fatto nel governo della sanità, della sanità pubblica in particolare?

Hanno ragione anaao assomed e più associazioni di cittadini e di pazienti che indicano come priorità del governo della sanità quella di salvare il servizio sanitario nazionale, perché la salute non è una merce.

A seguire il documento, che ogni amministrazione pubblica che abbia a cuore i suoi cittadini e le sue cittadine, non può non condividere.

SALVIAMO IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE. LA SALUTE NON È UNA MERCE.

Il manifesto Anaao Assomed e Associazioni dei Cittadini e dei Pazienti I medici e i dirigenti sanitari dell’Anaao Assomed e le Associazioni di cittadini, di pazienti e di professionisti sanitari, promuovono un appello e una mobilitazione in difesa del Servizio Sanitario nazionale. La tenuta del sistema è oggi a rischio tra tagli, carenze e mancati investimenti che rendono difficile l’accesso dei cittadini ai servizi sanitari, anche per il peggioramento senza precedenti delle condizioni di lavoro dei Medici e dei Dirigenti sanitari, in perdurante carenza numerica. Il diritto alla salute, che la Costituzione vuole uno e indivisibile, è oggi declinato in 21 modi diversi, figli di autonomie regionali che violano il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini, e negato in tempi di attesa che si misurano in semestri, pronto a diventare una commodity di lusso. Il progetto di autonomia differenziata proposto al Governo accentuerà le differenze in una ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco in un momento in cui sarebbe necessaria una più forte presenza dello Stato e una maggiore unità di intenti delle sue articolazioni nella difesa della salute dei cittadini, specie dopo le fasi drammatiche del Covid. Il definanziamento previsto nei prossimi anni costringerà, ulteriormente, molti cittadini a pagare le cure di tasca propria e ne spingerà tanti altri nel limbo, già oggi affollato, di coloro che non possono permetterselo. I segnali di una sanità pubblica in prognosi riservata sono molteplici:  l’agonia delle strutture deputate alla emergenza-urgenza, unica via lasciata aperta alle cure pubbliche, ridotta a spazio affollato, indecoroso e, spesso, indecente  il boom delle cooperative di medici a gettone, con compromissione della qualità e della sicurezza delle cure  la fuga di giovani e meno giovani dal lavoro pubblico  la lunghezza delle liste di attesa per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini  la necessità di ricorrere alla sanità privata, con oneri insostenibili per persone con patologie croniche. Medici e cittadini vivono lo stesso dramma su parti opposte della barricata, in un sistema che ancora regge solo perché chi è rimasto in corsia e nei servizi continua a credere nella alleanza terapeutica con i cittadini dando prova di abnegazione, senso del dovere e professionalità. Nonostante tutto. È necessario investire sul Fondo Sanitario nazionale (l’Italia è all’ultimo posto tra i Paesi del G7 per spesa pubblica nella tutela della salute, sia in rapporto al PIL che pro capite), incrementare il personale e i posti letto negli ospedali, e contestualmente rafforzare la sanità territoriale, per garantire la continuità e il miglioramento dell’applicazione del dettame costituzionale a un servizio sanitario, pubblico e nazionale, che renda accessibili a tutti i cittadini prestazioni sanitarie appropriate, contro le liste d’attesa semestrali e i viaggi della speranza. Chiediamo quindi interventi legislativi a tutela dei soggetti con malattie croniche e dei LEA, spesso disattesi, che incidono pesantemente sulla qualità e quantità di vita delle famiglie. Abbiamo impiegato molti anni per costruire la più grande infrastruttura sociale e civile del Paese. Romperla risulterà facile, ma difficilissimo evitare che siano, poi, reddito e residenza a decidere della salute di ognuno. Il diritto alla salute dei cittadini è strettamente legato al destino professionale dei Medici e dei dirigenti sanitari dipendenti. Perciò, la battaglia in difesa della sanità pubblica è la battaglia di tutti. Solo se stiamo dalla stessa parte potremo vincerla.

Firmatari

ANAAO ASSOMED ADMO Associazione Nazionale Donatori Midollo Osseo AISLA Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica AISTOM Associazione Italiana Stomizzati AMICI ETS Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell'Intestino ANED Associazione Nazionale Emodializzati ANLAIDS Associazione Nazionale per la Lotta contro l’Aids APSILEF Associazione Professioni Sanitarie Italiane Legali E Forensi APMARR Associazione Nazionale Persone Con Malattie Reumatologiche e Rare Aps ASSOCIAZIONE PAZIENTI BPCO CITTADINANZATTIVA EUROPA DONNA ITALIA FAMIGLIE SMA Associazione che raduna affetti e genitori di affetti da Atrofia Muscolare Spinale, familiari e simpatizzanti. FAVO Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia FEDERASMA E ALLERGIE Federazione Italiana Paziente Odv FINCOPP ODV Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico FORUM TRAPIANTI NADIR ETS UILDM Unione italiana lotta alla Distrofia Muscolare

DONATELLA ALBINI 22 mag 2023 15:59