Tre considerazioni sulle elezioni
Sono un assiduo lettore de La Voce del Popolo e a proposito del Suo editoriale del 22 corrente mese ho già espresso la mia piena condivisione.
Siamo a pochi giorni dalla scadenza elettorale e vorrei esprimere per il Suo tramite il mio pensiero.
Ho speso la mia vita, per grazie del Signore, nel mondo della scuola, compresa la scuola cattolica, nel mondo della cooperazione, sono il socio veterano della prima cooperativa sociale in Italia, ho collaborato e collaboro nell'ambito delle istituzioni ecclesiali e sono tuttora un volontario della Caritas.
Sono stato e lo sono tuttora impegnato in campo amministrativo nella mia città e in quell'ambito ho sempre portato avanti, per quello di nostra competenza, i valori cristiani che sempre si dimostrano a favore della persona, e sopratutto di quella più disagiata.
Ciò premesso mi accingo fra poco ad entrare in una cabina per esprimere il mio voto.
Vorrei anch'io che ci fosse un partito o gruppo dichiaratamente cattolico ma non ne trovo, o almeno non ce ne sono che abbiano una concreta possibilità di portare in Parlamento un loro esponente.
Prima considerazione : proprio per questo non darò il mio voto a queste formazioni perché non intendo sprecare il mio voto.
Seconda considerazione : ritengo sia un preciso dovere civico ma anche cristiano andare a votare perché la diserzione rientra nei peccati di omissione.
Terza considerazione: cercherò di individuare la lista di candidati che più si avvicina nei suoi proclami a quei valori cristiani a cui mi ispiro anche nella consapevolezza che non tutti essi saranno rappresentati.
In definitiva vorrei lanciare il mio appello in primis ad andare a votare nella consapevolezza che la scelta non sarà per il meglio ma per il meno peggio.
E' una amara considerazione ma non vedo alternative possibili.
