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22 ago 2016 07:10

Un giorno stavo passeggiando...

Qualche giorno fa il Segretario del Carroccio Matteo Salvini ha indossato una maglietta della Polizia e ha detto: "Quando arriveremo al governo, polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le nostre città". – Esatto, – disse L’On. Gianni Savoldi – è un carro vuoto. – Come fai a sapere che è vuoto se non lo vediamo? – gli chiesi. E lui rispose: – È facile capire quando un carro è vuoto, dal rumore. Più il carro è vuoto, più rumore fa. Da allora e ora, quando una persona parla troppo, interrompe gli altri in modo inopportuno o aggressivo, vantandosi di ciò che ha, agendo in modo prepotente e sminuendo chi ha intorno, mi sembra quasi di sentire la voce dell’On. Gianni Savoldi del Partito Socialista Italiano che dice:

Più il carro è vuoto, più rumore fa”.>

La maggioranza dei sindacati di Polizia - compreso il Siulp, il primo sindacato per numero di iscritti - gli ha risposto: indossare la nostra maglietta è reato. Mi aspetto a breve un avviso di garanzia-iscrizione nel registro degli indagati per vilipendio nei confronti del Presidente della Repubblica, capo delle forze armate Civili e Militari dello Stato per utilizzo improprio di una divisa di pubblica Sicurezza, al Segretario Generale del Mov-Partito del Carroccio-Mov6-Lega Nord. Cass. n. 7386/1978 L'art. 290 c.p. non è stato abrogato dall'art. 49 Cost. né è viziato da incostituzionalità per contrasto con la stessa norma, poiché il diritto di riunirsi in partiti politici per concorrere, con metodo democratico, a determinare la politica nazionale, deve esercitarsi nel rispetto del prestigio delle istituzioni protette dalla suddetta norma penale, prestigio che rientra tra i beni costituzionalmente garantiti, onde si pone come limite ad altri diritti protetti dalla Carta. In un regime democratico, quale è quello instaurato dalla Costituzione repubblicana, sono ammesse critiche, anche severe, alle istituzioni vigenti, onde assicurarne l'adeguamento ai mutamenti della coscienza sociale. Quando, tuttavia la manifestazione di pensiero sia diretta a negare ogni rispetto o fiducia all'istituzione, inducendo i destinatari al disprezzo o alla disobbedienza, non può parlarsi di mera critica bensì di condotta vilipendiosa.

22 ago 2016 07:10